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Aeroporto, riaperta la pista di volo principale

L’importo economico dei lavori eseguiti è stato di circa 80 milioni di euro. Posati oltre 300 chilometri di nuovi cavi e utilizzate 144.450 tonnellate di asfalto 

Lunedì mattina alle 5.45 è atterrato puntualmente il primo volo sulla pista principale dell’aeroporto Marco Polo di Venezia, con la riapertura al traffico dopo tre mesi continuativi di lavori. Si è conclusa così, secondo la tempistica prevista, la terza fase dell’intervento di complessiva riqualificazione e adeguamento delle infrastrutture di volo dal costo di 135 milioni di euro. L'intera opera, che si concluderà a settembre 2020, viene realizzata senza interruzione dell’operatività dello scalo.    

Interventi e costi

Riqualifica delle pavimentazioni, degli impianti elettrici e visivi, nonché di tutta l’idraulica di deflusso e pretrattamento delle acque meteoriche. Un intervento di rilievo per complessità e modalità esecutive, realizzato in collaborazione con Enav, Enac e compagnie aeree, che ha permesso che nessun volo programmato fosse annullato. Alcuni numeri caratteristici dell’intervento eseguito sulla pista principale danno la misura dell’opera: l’importo economico delle lavorazioni eseguite è stato di circa 80 milioni di euro con una produzione mensile di picco di oltre 15 milioni di euro, la presenza giornaliera di maestranze è stata di 350 persone, con un numero di mezzi operativi di cantiere di oltre 400 unità al giorno. Sono stati posati oltre 300 chilometri di nuovi cavi, e sono state utilizzate 144.450 tonnellate di asfalto. 

Le altre fasi

Le prime due fasi dei lavori avevano interessato principalmente le due testate della pista sussidiaria, portata da 2780 metri agli attuali 3.300 metri (al pari della pista principale). La terza fase, ora conclusa, sarà seguita da due mesi di lavori meno impegnativi, caratterizzati da interventi minori nel periodo di intenso traffico estivo di luglio e agosto, per poi riprendere a settembre 2019. Proseguiranno poi con le rimanenti due fasi, superando di fatto l’inverno 2019-2020 e continuando poi fino a settembre 2020, con il completamento della riqualifica della pista sussidiaria.

Avanguardia

«L’intervento sulle infrastrutture di volo è un’opera di elaborata ingegneria, concepita a fasi successive per garantire l’operatività continuativa del Marco Polo – ha dichiarato Enrico Marchi, presidente del gruppo Save –. Siamo orgogliosi per la grande capacità dimostrata dal nostro management e di come l’aeroporto di Venezia continui a distinguersi per l’attenta programmazione di uno sviluppo infrastrutturale così complesso che, nell’accompagnare la crescita del traffico, adotta e applica le più evolute tecnologie».

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