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Inquilini facoltosi scoperti grazie all'Isee. L'Ater: «Fuori chi non ha diritto»

La nuova legge regionale permette verifiche anche sulla situazione patrimoniale degli affittuari. Ora chi non è in regola ha 24 mesi per lasciare gli alloggi

Da una verifica dell’Ater di Venezia sono emerse delle situazioni in cui gli inquilini non hanno più i requisiti per rimanere all’interno delle abitazioni popolari in cui abitano. E ora hanno 24 mesi di tempo per lasciare l’alloggio. «Abbiamo scoperto alcuni casi eclatanti grazie alle verifiche sull’Isee attivate per l’applicazione della nuova legge regionale del 2017 - ha detto il presidente dell'azienda per l'edilizia residenziale, Raffaele Speranzon - Persone che sono entrate regolarmente negli alloggi e hanno poi migliorato la loro situazione patrimoniale, ad esempio grazie ad una eredità. Una dozzina di loro ha in banca più di un milione di euro».

Isee: redditi e patrimonio

Con le regole precedenti si chiedeva agli inquilini Ater la dichiarazione dei redditi, quindi la situazione reddituale delle famiglie, e in base a quella si calcolavano i canoni degli affitti, di anno in anno. Con la nuova legge la procedura è cambiata: si prende in considerazione l’Isee, che comprende non solo i redditi ma tutto lo stato patrimoniale degli inquilini e quindi anche le proprietà, vetture o imbarcazioni, gli immobili, i risparmi nei conti correnti. Questo tipo di verifica ha permesso di scoprire i "ricchi" inquilini che, evidentemente, non hanno diritto a restare negli alloggi pubblici.

Dialogo con la Regione

Speranzon ha specificato: «Non vogliamo una indiscriminata caccia alle streghe, va applicato il buon senso. Per questo ci siamo attivati con la Regione: ad esempio, per evidenziare la specificità del centro storico veneziano nell’importanza di continuare ad applicare gli affitti calmierati (non Erp) e di aprire un confronto sul nuovo limite Isee per tutti gli inquilini degli alloggi Erp». Resta il fatto che «chi ha importanti disponibilità economiche deve lasciare le abitazioni Ater, popolari o ad affitto calmierato, a chi ne ha bisogno».

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