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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Avis lancia l'appello: servono più donazioni di sangue

Donare, soprattutto durante l'emergenza coronavirus, è fondamentale. Gli spostamenti sono consentiti in quanto situazioni di necessità

I dati che riguardano la donazione del sangue in Veneto sono allarmanti: a febbraio si è registrato un calo del -24/25% rispetto al 2019; divario che si è accentuato ulteriormente nel mese di marzo, a seguito dell’emergenza coronavirus.

Donare si può: lo stabilisce la circolare emessa martedì 10 marzo dalla Direzione Generale della prevenzione sanitaria. Si ricordi, infatti, che gli spostamenti per la donazione di sangue e plasma sono concessi, previa compilazione dell’autocertificazione, in quanto situazioni di necessità. E la necessità è reale: il sangue delle persone sane serve per curare pazienti malati e salvare vite. La sicurezza di coloro che si recano nei centri di raccolta sangue è garantita: sono infatti previsti controlli ai donatori in entrata, autodiagnosi e visite mediche.

Per prenotarsi ci si deve registrare sul sito www.prenotaladonazione.it o chiamare lo 041950892 dalle 9 alle 12.30 (per Mestre, San Donà, Portogruaro e Jesolo); per Chioggia il numero da chiamare è 041490308 mentre per Dolo è 3486156624. Per il momento i centri di Mirano, Noale, Cavarzere e Venezia centro storico continueranno la loro attività senza prenotazione in attesa di adeguamento al nuovo sistema.

Rimangono confermate le restrizioni per le donazioni già attivate dall’inizio dell’epidemia, cioè il rafforzamento delle misure di controllo sui possibili casi importati attivando la sorveglianza attraverso l’anamnesi del donatore di sangue; la sospensione temporanea di 28 giorni dal rientro per i donatori che abbiano soggiornato nella Repubblica Popolare Cinese, per chi abbia un’anamnesi positiva per infezione da Sars-CoV-2 o per chi sia venuto in contatto con soggetti aventi l’infezione documentata. Sono stati sensibilizzati, inoltre, i donatori a informare il servizio trasfusionale di riferimento in caso di comparsa di sintomi compatibili con infezione da coronavirus oppure in caso di diagnosi positiva nei 14 giorni successivi alla donazione.

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