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Bandiere blu, in Veneto salgono a quota nove. L'assessore Caner: «Ora segnali dal governo»

L’assessore regionale al turismo saluta l’assegnazione da parte di FEE Italia alle spiagge venete di ben nove riconoscimenti

«Una notizia positiva, un segnale incoraggiante che ci auguriamo sia di buon auspicio per la riapertura delle attività turistiche, alla quale stiamo lavorando con tutte le nostre forze». Così l’assessore regionale al turismo, Federico Caner, saluta l’assegnazione da parte di FEE Italia alle spiagge venete di ben nove Bandiere Blu.

Bandiere blu

La nona è stata attribuita per la prima volta quest’anno alla spiaggia di Porto Tolle, in provincia di Rovigo, e va ad aggiungersi a quelle di Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino-Treporti, Lido di Venezia, Sottomarina e Rosolina. La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale istituito nel 1987 dalla FEE, Foundation for Environmental Education (Fondazione per l'Educazione Ambientale), organizzazione non governativa e non-profit con sede in Danimarca, che descrive così le finalità del programma di certificazione: «promuovere nei Comuni rivieraschi una conduzione sostenibile del territorio, attraverso una serie di indicazioni che mettono alla base delle scelte politiche l’ attenzione e la cura per l’ambiente».

Richiesta al Governo

«Complimenti all’amministrazione, alla comunità e agli operatori turistici del Comune di Porto Tolle per il prestigioso risultato conseguito – afferma Caner – ma un plauso va rivolto anche a tutte le altre realtà che hanno saputo confermare gli standard di qualità raggiunti in passato. Praticamente sugli oltre cento chilometri di costa veneta sventola la Bandiera Blu, a conferma del nostro impegno, in collaborazione con tutta la filiera di settore, a perseguire un turismo sostenibile e di qualità in un ambiente salutare e accogliente. Mi auguro – conclude Caner – che a questo riconoscimento faccia seguito un segnale concreto da parte del Governo per sostenere le attività balneari, turistico ricreative, diportistiche e produttive che operano sulla nostra costa, le quali stanno coraggiosamente e caparbiamente lavorando per superare la gravissima crisi causata dalla pandemia, prevedendo innanzi tutto la cancellazione per quest’anno dei canoni demaniali marittimi».

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