Il bando del Comune per le associazioni non piace al Pd: «Non sono aziende»
«Burocratizzazione degna di un appalto milionario destinato a imprese specializzate. Saranno favorite le più forti e, di fatto, quelle più lontane dall’obiettivo senza scopo di lucro»
Il bando dell'amministrazione comunale, per l’assegnazione degli spazi pubblici e dei locali del Comune alle associazioni e al terzo settore, non piace al Partito Democratico. «Il mondo dell’associazionismo era già da qualche tempo in preoccupata attesa di questo provvedimento - scrivono i rappresentato del Pd del Veneziano -. La giunta Brugnaro, invocando il mito della trasparenza, ha di fatto predisposto una gara caratterizzata da livelli di burocratizzazione degni di un appalto milionario destinato a imprese specializzate».
"Associazioni aziende"
Cancellati i rapporti fra Municipalità e associazioni, spiega il Pd, «con perdita della conoscenza dei problemi e delle necessità dei diversi territori del Comune. Ripristinato il metodo centralizzato, verticistico e non partecipativo, senza alcun incontro preventivo con i destinatari del procedimento. Il bando - continua il partito - risulta eccessivamente e inutilmente complicato (62 pagine e 6 allegati), soprattutto considerato che dovrebbe rivolgersi a entità che dispongono di risorse molto variabili tra loro. Di fatto, al contrario della sbandierate correttezza e democratizzazione, saranno favoriti i soggetti più forti e, di fatto, quelli più lontani dall’obiettivo senza scopo di lucro».
La partecipazione economica
«Gravissimo - scrive il Partito Democratico - che la giunta Brugnaro chieda alle associazioni di impegnarsi in spese di manutenzione, gestione, attribuendo un punteggio aggiuntivo in caso di offerta economica a rialzo, per un orizzonte temporale di concessione dello spazio quasi ridicolo: 3 anni. Questa amministrazione non si rende conto di quanto costerebbe al Comune sostenere con proprie risorse tutte le attività sociali, sanitarie, culturali e ludico-sportive che vengono assicurate dal terzo settore. Rilanciamo - conclude il partito - la preoccupazione di moltissime realtà di volontariato del territorio che si sentono minacciate nella loro stessa esistenza e non saranno certamente in grado di sostenere le richieste del Comune. Il volontariato va sostenuto, non messo in difficoltà».