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Venezia, sindacati all'attacco su biblioteche e ludoteche

Proteste da parte della Cgil contro le presunte riduzioni ed esternalizzazione del servizio

Luoghi di aggregazione, cultura e di socializzazione. Biblioteche e ludoteche del Comune di Venezia sono finite al centro della discussione politica e sindacale. Riguardo alle prime, persiste lo stato di agitazione dei lavoratori, anche dopo l'incontro in prefettura del 28 maggio scorso fra sindacati e amministrazione comunale.

Biblioteche

Le sigle che rappresentano gli addetti affermano: «Il Comune sta mettendo in atto una pesante esternalizzazione del servizio, con un rapporto fra dipendenti pubblici che da 1 ogni 11, passa a uno ogni 4. C'è una previsione di appalto del 300%: si sta sostituendo il personale del Comune con personale esterno». Inascoltate anche le richieste riguardanti «l'assunzione di nuovo personale per garantire l'assetto pubblico del servizio - dice Daniele Giordano della Funzione Pubblica Cgil -  con personale formato e scelte strategiche. Vediamo che per l'amministrazione la priorità resta quella di assumere vigili urbani». «Abbiamo chiarito, al di là di ogni possibile dubbio che l'appalto per la gestione delle biblioteche garantirà la presenza di tutte le sedi, anche di quelle periferiche, la loro apertura in orario serale e festivo, e un alto standard qualitativo del servizio e degli eventi di promozione culturale - dichiara l'assessore al Personale del Comune, Paolo Romor -. Nessuna riduzione del ruolo svolto dai dipendenti comunali che, anzi, avranno l'occasione di veder valorizzata la loro professionalità nell'ambito della nuova organizzazione».

Ludoteche

Rassicura anche sulle ludoteche l'assessore Romor: «Il servizio non subirà alcuna riduzione, perché considerato un prezioso supporto per le famiglie del territorio comunale per lo svago, l'integrazione, la socializzazione». Dopo le notizie di una paventata chiusura di due ludoteche comunali Romor si è recato nella struttura di Castello “La Luna nel pozzo” per incontrare le operatrici. «Vanno rassicurate le famiglie – ha dichiarato Romor -. Sono uscite delle voci, che qualcuno ha cavalcato, di una possibile chiusura delle ludoteche. Non è assolutamente così, nulla di più falso. Questa amministrazione garantirà anche in futuro l'apertura e il regolare funzionamento delle ludoteche perché sono un servizio, al pari di altri, che diamo ai cittadini e ai bambini e che consideriamo fondamentale». Le ludoteche comunali sono cinque, suddivise tra città d'acqua (2) e terraferma (3): “La luna nel Pozzo” è a Castello, “La Cicala e la formica” a Cannaregio”, “L'Albero dei desideri” a Campalto, “Sucabaruca” a Marghera, “Terra - Ferma” a Mestre.

Servizi pubblici

«L’amministrazione comunale di Venezia sta via via svuotando i servizi sul territorio - afferma Luca Lombardo del sindacato Diccap -: dopo le Municipalità, le sezioni della polizia locale, gli uffici anagrafe, dello stato civile e l’Urp, dopo i servizi sociali, i messi notificatori, l’esternalizzazione dei servizi bibliotecari, ora tocca alle ludoteche. Il costante disinvestimento, in risorse umane destinate a preziosi servizi di prossimità e a servizi destinati al cittadino, sta divampando».

Ecco cosa ha detto Daniele Giordano Fp Cgil sulle questioni:

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