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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Santa Croce / Piazzale Roma

Lancioni spostati e varchi, Venezia riscopre il bollino nero: "Vivere la città in sicurezza" VD

Sopralluogo del sindaco Luigi Brugnaro alla centrale operativa della polizia locale e a piazzale Roma: "La città è aperta, vogliamo solo renderla più vivibile in primis per i residenti". Sul nuovo governo: "Ci diano maggiori poteri per l'ordine pubblico e per la Legge speciale"

Venezia riscopre i giorni da bollino nero e si prepara di conseguenza. Per questo motivo il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza si è riunito nella centrale operativa della polizia locale, venerdì mattina. Un controllo al sistema di videosorveglianza e gli ultimi ritocchi in vista del weekend del 2 giugno, durante il quale saranno migliaia le persone che raggiungeranno Venezia. Per questo motivo il sindaco Brugnaro, durante la continuazione del sopralluogo a piazzale Roma, ha ripetuto più volte che la città "rimarrà aperta". "Semplicemente può succedere che per particolari concentrazioni di persone vengono deviati i flussi - ha dichiarato - Solo di deviazioni si tratta, mai di chiusure. Sarebbe illogico pensare di chiudere una città così bella e così aperta".

Torna il "bollino nero" a Venezia

"Non è una città da sacco a pelo"

Nel medio termine l'intento è di cercare di "educare" i turisti, se non altro nel capire quali siano i modi e i tempi migliori per visitare Venezia: "Probabilmente se avete fatto la scelta di venire a Venezia in giornata non venite quando ci sono i bollini rossi o neri perché non vivreste una città come vorreste viverla - ha continuato Brugnaro - Venezia non è una città da sacchi a pelo, non è una città dove ti porti il panino e l'acqua. Consiglio di venire e stare 2 o 3 giorni, passare il weekend. Ti fai una doccia e ti riposi in albergo. E' una città che esige rispetto". Secondo il primo cittadino già vedere gli steward di EnjoyRespectVenezia e i varchi dovrebbe indurre a comportarsi in una certa maniera: "Si capisce che c'è gente che sta provando a intervenire dopo 30 anni di nulla - ha affermato - Il primo weekend di sperimentazione del primo maggio i varchi non sono mai stati chiusi, sono state sufficienti le indicazioni alternative posizionate".

Polemiche di alcuni commercianti

Sullo sfondo la protesta di alcuni commercianti che dalle deviazioni dei flussi hanno perso introiti. Lamentandosi con l'amministrazione. "Non conosco le attività dei singoli - ha risposto Brugnaro sul punto - probabilmente qualcuno ha venduto qualche caffé in più, qualcuno ne ha venduto di meno. La cosa credo sia utile per tutti, non credo che si sia danneggiato nessuno". A quel punto lo sguardo si allarga all'intero sistema turistico-commerciale del centro storico: "Quello che ci interessa è la qualità del commercio - ha spiegato il titolare di Ca' Farsetti - dobbiamo cercare di togliere tutti quelli che sono negozi di robaccia, di cineserie varie, non è roba da Venezia".

Le richieste al nuovo governo

"Speriamo che il 'Governo del cambiamento' ci dia i poteri per poter cambiare - ha continuato il primo cittadino - Questa deve essere la città del Made in Italy, la città della bellezza e dell'artigianato. Non possiamo far dilagare questo tipo di negozi, stiamo facendo una battaglia spesso con le armi spuntate. Questo vale anche per la sicurezza. Se mi danno la possibilità di tenere in cella 2 o 3 giorni i delinquenti, gli pagheremo la pizza e il giorno dopo va via con 500 euro di cauzione. Qualcosa va fatto". Al nuovo governo la richiesta è anche di tornare a parlare di nuova Legge speciale. "Abbiamo bisogno di poteri appunto speciali per la gestione di una città speciale - ha concluso Brugnaro - Questa è una città non semplice, le persone che vivono qua hanno difficoltà oggettive diverse da altri posti. Con grande caparbietà insistono perché adorano questa città, per cui ci diano i poteri e le risorse per gestirla per il bene di tutti. Andiamo fino in fondo, facciamo che Venezia diventi un esempio di gestione del turismo e della cultura".

Ordinanza "anti kayak"

Novità in arrivo anche per quanto riguarda il traffico acqueo: "Stiamo studiando un'ordinanza perché dobbiamo spiegare agli amici canoisti che Venezia è una città in cui ci sono le barche da trasporto e i battelli che sono come i pullman. Se io devo manovrare con una barca grossa piena di gente perché tu con la bici galleggiante o il kayak mi stai davanti non ci va bene. E' un pericolo e interverremo", ha spiegato Brugnaro.

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