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Flussi turistici, Comune: «Serve un contributo di sbarco da applicare a chi entra in città»

Mercoledì in aula Baratto a Ca' Foscari il convegno sulla gestione del turismo nelle città d'arte, la limitazione degli accessi, gli strumenti fiscali e la governance

Gestione dei flussi turistici nelle città d'arte, limitazione degli accessi, strumenti fiscali e governance: sono i temi discussi mercoledì in aula Baratto a Ca'Foscari, al convegno al quale ha preso parte anche il Comune di Venezia. «Il dibattito riguarda uno degli aspetti più rilevanti e controversi della nostra città - ha dichiarato l'assessore all'Avvocatura civica Paolo Romor -. Il delicato sistema della città lagunare, e la sua costituzione intrinseca di territorio e laguna, comportano sempre dei costi di gestione ordinaria e manutenzione imparagonabili rispetto a quelli delle altre città. Abbiamo chiesto al governo di arrivare all'applicazione del contributo di sbarco per tutti coloro che entrano a Venezia».

Città sull'acqua

«I principali costi aggiuntivi sostenuti dal Comune di Venezia in ragione della morfologia territoriale del centro storico, rispetto a una città di pari dimensioni, sono quantificati in 41 milioni di euro all'anno - ha affermato l'assessore -. L'insieme di fattori peculiari, che ne costituiscono la specificità, hanno portato a considerare Venezia e la sua laguna 'problema di preminente interesse nazionale' attraverso la legge speciale per Venezia. Non solo sono necessarie attività di manutenzione ordinaria e straordinaria: la sua è una specialità quotidiana, poiché i servizi che vengono assicurati in tutte le altre città a Venezia costano molto di più a causa della sua insularità e del ruolo giocato dal fattore acqua (unico caso al mondo)».

La governance

«Al fine di individuare una gestione della risorsa turistica, l'amministrazione ha approvato nel luglio 2017 un progetto di governance territoriale del turismo a Venezia - ha continuato Romor - a seguito di un percorso partecipato con la cittadinanza, le associazioni e le categorie economiche. Uno dei temi trattati in questo progetto attiene alla volontà di sollecitare interventi normativi per equilibrare, anche dal punto di vista economico, la risorsa turismo, senza incidere ulteriormente sui residenti né sui conti dello Stato. Muovendo dall'unicità e peculiarità morfologica insulare della Città antica abbiamo chiesto al governo di arrivare all'applicazione del 'contributo di sbarco', per tutti coloro che entrano in Città non solo via mare, ma anche via ponte stradale e ferroviario, ampliando la platea di soggetti tenuti all'erogazione di questo contributo. Quest'ultimo dovrebbe essere considerato non già alternativo all'imposta di soggiorno bensì cumulativo rispetto a essa, in ragione dei sostanziali diversi presupposti di applicazione».

Centralizzazione dei poteri

«Questo intervento, unitamente a una radicale riforma delle norme in materia di locazione turistica, a una centralizzazione dei poteri per il contrasto del moto ondoso, a un'estensione dei poteri del sindaco in materia di pubblica sicurezza - ha concluso Romor - sono le prime soluzioni di cui la città ha bisogno, ma dipendono da Regione e governo. L'obiettivo è riuscire a gestire al meglio la risorsa del turismo. Venezia è in prima linea per sperimentare modelli e soluzioni da applicare anche agli altri siti Unesco».

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