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Campioni di vita: 400 ragazzi a confronto con gli atleti su sport e diversità

Martedì al Toniolo la prima tappa dell’iniziativa per sensibilizzare i più giovani

Si è svolto a martedì mattina al teatro Toniolo l’evento “Campioni di vita”, un'iniziativa nazionale promossa da Eni insieme ad AP communication pensata per avvicinare i giovani allo sport e alle tematiche sociali. 

Centinaia di studenti

Due le parole chiave che caratterizzano questa serie di incontri, sport e diversità, per evidenziare come la competizione possa trasformarsi in un valore educativo. Un messaggio rivolto soprattutto alle nuove generazioni che punta al rispetto delle regole e delle diversità, all’integrazione, all’aggregazione, alla fiducia, alla passione, al gioco di squadra. In sala l’assessore alle Politiche Sociali Simone Venturini, Oney Tapia, argento alla Paralimpiadi di Rio 2016 nel lancio del disco per non-vedenti, Federica Maspero, argento Mondiale sui 400 metri categoria amputazione e Adriano Panatta, uno dei più grandi tennisti italiani di sempre, con i quali i 360 studenti delle scuole superiori presenti hanno potuto confrontarsi e dialogare.

Valori

«L'obiettivo - ha sottolineato Panatta - non è fare una lezione di vita ai ragazzi, ma trasmettere loro, attraverso le testimonianze di atleti straordinari che la vita ha messo alla prova più di altri, valori come la forza di volontà e la determinazione». «La vita - ha sottolineato Tapia - non regala nulla a nessuno. Le sorprese sono dietro l'angolo e bisogna essere pronti ad affrontarle, ad agire. Per raggiungere un obiettivo bisogna sacrificarsi, impegnarsi, mettersi in gioco». Nel video che racconta la sua storia, dall'incidente del 2011 in cui ha perso la vista dopo essere stato colpito alla testa da un grosso ramo alle vittorie sportive, si leggono queste parole dell'atleta di origine cubana: «Prima vedevo ed ero cieco, ora sono cieco e ci vedo. Diventare cieco è stata la mia rinascita».

Determinazione

Federica Maspero di mestiere fa l'oncologa. Nel 2002, il giorno del suo 24esimo compleanno, è stata colpita da una meningite fulminante e ha subito l'amputazione delle gambe e delle dita delle mani tranne i pollici. «Se vuoi realizzare i tuoi sogni - ha dichiarato l'atleta lombarda - devi crederci al cento per cento, prima con la testa che con il fisico. Solo così potrai raggiungerai i tuoi obiettivi». «Grazie - ha concluso l'assessore Venturini - a questi straordinari atleti per il loro esempio e per il messaggio che portano, soprattutto ai giovani: è con il sacrificio, l'impegno, la costanza che si possono raggiungere grandi risultati». Il prossimo appuntamento di “Campioni di vita” è in programma il 5 marzo a San Donato.

Il forte impatto

Il progetto, di forte impatto emotivo, è volto a sensibilizzare i ragazzi delle scuole superiori per renderli consapevoli su come lo sport possa essere “portatore sano” di valori educativi e al contempo strumento rilevante di crescita e di attenzione al rispetto delle regole e al vincere come collettivo. L’esperienza e il contatto con i campioni dello sport Paralimpico, esempio illuminante di come la diversità possa trasformarsi da limite a potenzialità, ha consentito agli studenti di comprendere, anche grazie alla brillante regia affidata ad Adriano Panatta, cosa serve veramente per vincere e avere successo: il talento da solo non sempre è sufficiente per raggiungere quelle vittorie, che vanno oltre una medaglia o un trofeo: sono vere e proprie rinascite.

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