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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Giovani cardiochirurghi a Mestre per apprendere le tecniche più innovative praticate all'Angelo

Al centro del confronto le tecniche di cardiochirurgia più recenti e meno invasive

A Mestre è divenuta ormai tradizionale l'esperienza dell'"accademia" per giovani cardiochirurghi, organizzata dalla Cardiochirurgia dell'ospedale dell'Angelo.

L'Academy

«Hanno risposto al nostro invito di assumere il ruolo di 'docenti' nell'edizione 2020 - spiega il primario Domenico Mangino - un gruppo di specialisti di chiara fama, cito fra tutti il professor Patrich Perier, che opera in Germania a Bad Neustadt. Nelle due giornate di lavoro al Laguna Palace questi che sono tra i migliori cardiochirurghi del panorama nazionale, si sono messi a disposizione dei giovani specialisti iscritti alla nostra 'Venice Academy'». Al centro del confronto, le tecniche di cardiochirurgia più recenti e meno invasive: «I partecipanti alla nostra Academy possono immergersi per due giorni – spiega il Primario Mangino – in quella che è la nuova frontiera della cardiochirurgia. Vedono in sostanza con lezioni pratiche e teoriche come si sostituiscono le valvole cardiache in ‘minitoracotomia’, letteralmente ‘attraverso un piccolo foro nel torace’. Con le nuove tecniche che divulghiamo, e che all'Ospedale dell'Angelo sono ormai una consuetudine, il cardiochirurgo non interviene più aprendo lo sterno del paziente, ma entrando nel torace attraverso un foro di alcuni centimetri sul fianco dello stesso: in questo modo sono introdotti sia gli strumenti chirurgici con cui si esegue l'intervento, sia le sonde ottiche che permettono di vedere quanto si sta operando. La 'minitoracotomia' è la tecnica meno invasiva possibile: è certamente più difficile da praticare, ma comporta importanti vantaggi per il paziente, che perde meno sangue durante l’intervento e, proprio perché non ha subìto l’apertura dello sterno per l’accesso al cuore, ha tempi di recupero molto più rapidi, e riprende molto prima una normale respirazione e la possibilità di deambulare e di compiere sforzi».  

A chi si rivolge

«La 'Venice Academy' della Cardiochirurgia dell’Angelo - sottolinea il Direttore Generale dell'Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben - ha l’ambizione di rivolgersi a quello che sarà il futuro della Cardiochirurgia italiana, contribuendo alla sua formazione: vi partecipano cardiochirurghi già formati, ma ancora giovani e in grado di sviluppare poi le tecniche acquisite, d’intesa con i loro Primari, nelle équipe di provenienza. E va sottolineata la continuità con cui questa proposta formativa si ripete negli anni, fino a costituire un punto di riferimento costante nel panorama nazionale». L'edizione 2020 della "Venice Academy", struttura in due giornate, si è svolta nei giorni scorsi, e ad una parte introduttiva e teorica ha fatto seguire vere e proprie lezioni di chirurgia applicata.  

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