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Polizia di frontiera, sindacato Fsp: "Personale in aeroporto completamente insufficiente"

"Viaggiatori che che fanno i video alle code interminabili di passeggeri in attesa del controllo dei documenti e poi la lettera del presidente Save per ribadire il disagio"

Personale della polizia di frontiera insufficiente. È quanto da tempo continua a sostenere il sindacato Fsp: "Una problematica che affligge da anni il personale. Da un lato sono aumentati i voli, all'aeroporto Marco Polo di Venezia. Dall'altro il ministero dell’Interno non aumenta di conseguenza il personale di polizia in servizio che deve controllare i documenti dei viaggiatori, e garantire la sicurezza interna ed esterna dell’aerostazione. Non se la passano meglio i colleghi al porto".
 

La lettera a Salvini

"Pochi giorni fa - scrive la sigla - qualche viaggiatore, preso dallo sconforto, ha video-ripreso la coda interminabile di passeggeri che erano in attesa di essere controllati per poter poi partire. Il presidente di Save, Enrico Marchi, meno di una settimana fa, ha pubblicamente detto che ha scritto una lettera al ministro Matteo Salvini, di fatto ribadendo quanto noi stiamo dicendo in tutte le salse e in tutte le sedi. Il personale della polizia di frontiera di Venezia è completamente insufficiente. Questa purtroppo è la problematica principale che affligge da anni il personale di polizia. Auspichiamo che Marchi diventi un nostro “alleato”, capendo quali siano le necessità del personale di frontiera che lavora in aeroporto".

Porto e indennità

"Non se la passa di certo meglio il personale del porto, anch’esso in emergenza - continua Fsp -. A breve arriverà anche il nuovo dirigente della frontiera, che esorteremo a fare il possibile affinché questo potenziamento arrivi presto, ma non come ora, con i soli 6 agenti per il periodo estivo. Quando avremo occasione di incontrare il ministro, o anche il sottosegretario, ritorneremo a parlare anche di indennità di frontiera, perchè non abbiamo mai dimenticato questa lacuna, che esclude i colleghi della specialità di frontiera di tutta Italia, dal percepire una indennità alla pari dei colleghi delle specialità di ferroviaria, stradale e postale. Di fatto, pur facendo il proprio lavoro, questi colleghi lavorano per società private, che di fatto non destinano nulla al ministero per il servizio reso. Su questo non molleremo la presa, ma ora è prioritario risolvere la questione del personale, non possiamo tollerare che pochi colleghi in due ore debbano controllare più di tremila documenti. Invitiamo comunque i viaggiatori a essere comprensivi, perchè si sta lavorando per garantire la sicurezza di tutti".

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