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Zaia convoca gli stati generali per la sicurezza sul lavoro, Camusso: "Prima la prevenzione'"

Il presidente ha invitato le categorie, compresi i sindacati, a un tavolo operativo lunedì prossimo. La leader Cgil: "I servizi sanitari deputati ai controlli tornino nelle imprese"

Se non saranno Stati generali poco ci mancherà, secondo i desideri del presidente del Veneto Luca Zaia. Lunedì prossimo, alle 11, il titolare di Ca' Corner ha indetto una riunione allargata in cui discutere attorno a un tavolo di sicurezza su lavoro in Veneto. L'elenco di morti bianche si sta allungando sempre più, oltre che di feriti gravissimi. Non si è ancora spenta l'eco di quanto accaduto alle Acciaierie Venete domenica scorsa, con operai ricoverati ora in condizioni gravissime. "Sarà una riunione operativa - ha dichiarato Zaia martedì ai giornalisti - attraverso la quale, come concordano i sindacati, decidere chi deve fare cosa, affinché si sia tutti operativi".

Camusso: "Prima parola prevenzione"

Dopo pochi minuti (e a pochi chilometri di distanza) è arrivato il commento del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso: "La prima richiesta che farei a quel tavolo è di tornare a parlare di prevenzione nei luoghi di lavoro - ha dichiarato - ciò vuol dire controlli e sanzioni e rigorosità nell'applicazione della legge". Non manca anche una stoccata al presidente Zaia: "I servizi sanitari che sono addetti a tutto questo tornino a fare ricerca, tornino a mettere piede nei luoghi di lavoro, riprendano a verificare. Bisogna costruire - ha concluso - un'organizzazione del lavoro per cui non ci si deve domandare se si è fatto tutto quando c'è un incidente, ma devi determinare il fatto che non ce ne siano".

"Battaglia trasversale"

La riunione operativa convocata da Zaia era stata indetta ben prima della disgrazia che si è verificata alle Acciaierie Venete, nel Padovano: "Io ci sono - ha sottolineato il presidente - ma se dovesse mancare qualcuno sono pronto a spostare l'incontro ad altra data. Di fronte a una massa critica di 600.000 imprese, è giusto che la Regione ci sia e che condivida la sfida con i sindacati. Ma su questi temi c'è comunanza d'intenti e trasversalità". Entrambi i leader (sindacali o politici) hanno sottolineato, per dirla con le parole di Zaia, che "è un vero e proprio bollettino di guerra. Una recrudescenza di episodi probabilmente legati anche alla ripresa economica. Non ci si può che rimboccare le maniche".
 

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