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Comunali dal prefetto: «Così non si può lavorare, assunzioni o restituiremo le deleghe»

Il presidio in campo San Maurizio venerdì mattina, mentre una delegazione di rappresentanti dei lavoratori del Comune di Venezia ha incontrato il prefetto

Affermano di essere allo stremo delle forze, ridotti all'osso, in continua trasferta, riempiti di pratiche, certificati e richieste di informazioni. Domande lecite da cittadini che si aspettano un adeguato servizio pubblico, ma che loro non riscono più, senza nuovi colleghi che li affianchino, a garantire. I lavoratori comunali e le sigle sindacali sono tornati alla carica venerdì. Sono arrivati in presidio con striscioni e megafono in campo San Maurizio. E da lì i rappresentanti sindacali hanno raggiunto il portone della prefettura. Attraverso questo canale, hanno fatto sapere al termine dell'incontro, le richieste d'aiuto potranno arrivare al ministero dell'Interno, per ottenere ciò che il Comune dopo anni di vertenze ha sempre negato: l'assunzione di nuovo personale, specie nelle anagrafi e negli uffici dello stato civile. Parlano, nell'ordine: una lavoratrice, D'Amico Antonina dell'ufficio anagrafe di Mestre, il sindacalista Mario Ragno della Uil Fpl, Daniele Giordano della Funzione Pubblica Cgil, e il coordinatore metropolitano Diccap Luca Lombardo.

«Consideriamo questo primo passo utile  - hanno detto i sindacati - per avere delle risposte concrete in merito alle soluzioni possibili e valuteremo le scelte che verranno adottate, senza le quali non potremo che rilanciare la protesta dei lavoratori valutando tutte le azioni possibili a partire dalla restituzione delle deleghe».
 

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