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Tutto l'immobile delle suore a Cannaregio può diventare albergo: c'è l'ok del Comune

Lo stabile della Congregazione delle figlie di San Giuseppe nella parte centrale aveva già il permesso di trasformazione. Delibera approvata anche per le 2 porzioni laterali, nonostante il «No» del Pd

C'è l'ok del Consiglio comunale al cambio di destinazione d'uso ad attività ricettivo alberghiera di 2 porzioni di un immobile a Cannaregio. Si tratta dello stabile della Congregazione delle figlie di San Giuseppe di Rivalba, la cui parte centrale aveva già il permesso di trasformazione. L'approvazione è arrivata nella seduta di giovedì. Seguirà un intervento edilizio di ristrutturazione e cambio d'uso che interessa una superficie lorda commerciale totale di 231,66 metri quadrati, che si suddivide in una parte di 75,38 metri quadri, e un'altra di 156,28.

Maggioranza

Il permesso di costruire in deroga è stato approvato con il voto favorevole di 19 consiglieri a fronte di 10 contrari. Con il pronunciamento dell'assemblea si conclude l'iter dell’istanza presentata al Comune il 19 aprile 2017, quindi in precedenza alla delibera del 15 giugno 2017 approvata dal Consiglio stesso che istituisce il blocco del cambio automatico di destinazione d'uso, dando facoltà al parlamentino locale di concederlo o meno.

La realizzazione

Nello specifico, la richiesta approvata interessa le due porzioni laterali di un immobile per cui già i proprietari avevano ottenuto l'ok al cambio di destinazione d'uso a turistico-ricettivo, per la sua area centrale, nel marzo 2017. Con quel nulla osta venne autorizzata la realizzazione di 17 camere, cui ora se ne aggiungeranno altre 6, oltre a servizi igienici e spogliatoi per il personale.

Oneri e interessi

L'operazione, che ha già ottenuto l'ok della Soprintendenza ai beni culturali, comporterà, a fronte del cambio di destinazione d'uso, il pagamento a favore del Comune di un contributo straordinario di 114mila euro da parte dei promotori, come "bilanciamento tra interessi pubblici e convenienza del privato". I proponenti dovranno pagare a Ca' Farsetti anche 8mila euro come oneri di urbanizzazione e contributo di costruzione.

Il «No» del Pd e della Municipalità

«Il Consiglio della Municipalità di Venezia – Murano – Burano - ha scritto la Municipalità - ha espresso parere contrario in considerazione del fatto che il cambio di destinazione si inserisce in un quadro di progressivo svuotamento della città dai suoi abitanti, nonché di conversione del tessuto urbano e sociale da città ad albergo. Non si intravede da parte dell’amministrazione alcuna iniziativa concreta a favore della residenzialità che possa contrastare questa tendenza». «Dopo le tante dichiarazioni della maggioranza fucsia, ogni volta che arriva una richiesta di questo tipo la maggioranza si dichiara favorevole. Rimaniamo contrari», dichiara la capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Monica Sambo. 
 

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