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L'attività senologica cresce, incrementati screening e interventi all'ospedale di San Donà di Piave

Aumento del 23% del lavoro dell'Ulls4 rispetto al 2018 e diminuzione degli spostamenti verso altre strutture da parte delle pazienti in cura

Continua a crescere l'attività senologica dell'Ulss4 con un aumento complessivo del 23% rispetto al 2018. Inoltre, confrontando i dati del 2019 con quelli relativi al 2015, anno in cui è stato istituito il Percorso Diagnostico Terapeutico e Assistenziale (PDTA) dedicato, l'incremento dell'attività sale al 60% e si registra un aumento delle pazienti che scelgono di essere curate presso la struttura a discapito di quelle che si direzionano verso cure extra Ulls. Aumentano anche i casi di  carcinoma alla mammella rilevati nel 2019 che passano dai 129 del 2018 a 166 e di questi 157 sono stati operati in azienda, 7 avviati a preparazione e operati all’inizio dell’anno corrente e 2 inseriti in un percorso di chemioterapia per essere operati all’inizio dell’anno corrente.

A parlare di questi dati è il coordinatore del PDTA senologico dell'Ulls4 e direttore della chirurgia di San Donà, il dottor Paolo Sorrentino, dopo aver realizzato il consuntivo dell'attività svolta nel 2019. 

Sul motivo che ha portato a raggiungere tali risultati il dottor Sorrentino non ha dubbi: «È la buona organizzazione  del servizio che prevede un team senologico unico operante all’ospedale di San Donà con ambulatori negli ospedali di San Donà, Portogruaro e Jesolo, è inoltre un servizio che vanta una collaborazione interdisciplinare con la radiologia della Casa di Cura Rizzola e con la radioterapia di Mestre che è centro Hub di riferimento. Altri fattori fondamentali sono la presa in carico dei pazienti da parte di varie unità operative aziendali coinvolte nel PDTA, la collaborazione con le psicologhe, il ruolo chiave dell’infermiera che coordina l'attività e prende in carico la paziente accompagnandola fino alla fine del percorso di cura, l’aiuto dei medici di medicina generale e quello delle associazioni di volontariato. È un grande lavoro di squadra che porta il paziente a entrare in un percorso collaudato, programmato in tutti i suoi passaggi e per questo in grado di trasmettere fiducia e tranquillità nella donna con tumore al seno».

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