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L'integrazione in cucina: a Portogruaro l'arte culinaria veneta incontra quella degli immigrati

È la cucina il luogo più adatto per incontrarsi ed è il cibo il linguaggio universale per cominciare a conoscersi. Come ha insegnato il grande successo dell’Expo di Milano, sono i momenti conviviali che ci aiutano a superare le paure fra diverse culture e popoli e a conoscere ciò che abbiamo in comune, nella diversità. 

Finalità educativa

Sono le ricette e le sessioni di cucina, che si svolgeranno a partire da novembre a Portogruaro, quelle che daranno vita ad una serie di incontri e di storie e che faranno incontrare la tradizione culinaria veneta e quelle dei paesi di provenienza di giovani immigrati. Un concetto semplice, con una finalità di educazione civica che verrà poi definito in un format educativo per le scuole del Veneto orientale che vorranno partecipare a partire dal 2019. 

«Cucina come metafora d'incontro»

«Abbiamo bisogno di saper dare delle chiavi di lettura e degli strumenti per non farci travolgere dai cambiamenti che avvengono nel nostro paese, soprattutto alle giovani generazioni - afferma Sandra Rainero, presidente dell'associazione 2050 - La cucina ci è sembrata un'ottima metafora d’incontro, e nei prossimi mesi metteremo alla prova questa nostra idea, insieme ai cittadini e a chi vorrà partecipare. Siamo una piccola associazione, ma siamo aperti ad ogni collaborazione».

Per maggiori informazioni: https://www.2050.it/progetti/nik-newcomers-in-the-kitchen/

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