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Sono 2.300 gli utenti psichici in carico all'Ulss4. Avviati i lavori nella struttura di Portogruaro

I dati nel territorio del Veneto orientale nella giornata mondiale della salute mentale

Nella giornata mondiale per la salute mentale che ricorre oggi, 10 ottobre, l'Ulss4 ha riepilogato i dati e la situazione generale relativamente ai propri servizi di psichiatria. «In questi anni - ricorda il direttore Carlo Bramezza - la salute mentale è cambiata, non solo nei modi con cui viene curata e nelle strutture, ma anche nel rapporto che abbiamo saputo costruire con le associazioni (in particolare l'Aitsam), le famiglie e le forze dell'ordine. Questo affinché la malattia mentale non sia una condizione da nascondere ma da affrontare assieme, anche con la comunità». Con l'occasione, l'azienda «rinnova la vicinanza alle persone che si rivolgono ai servizi della psichiatria, alle loro famiglie, alle associazioni del territorio e naturalmente agli operatori del Dipartimento che ogni giorno, con passione e professionalità, si dedicano e questo importante e delicato lavoro».

I numeri

Sono circa 2.300 gli utenti in età adulta in carico ai servizi della salute mentale dell’Ulss4, con 24 posti letto per acuti negli ospedali di San Donà e Portogruaro, e 74 posti di residenzialità extraospedaliera nelle varie strutture e comunità del territorio. «Nel 2020 – ha annunciato il dg Bramezza - amplieremo ulteriormente il nostro sistema di offerta con una struttura residenziale per pazienti cronici da 20 posti; non va poi dimenticato l'importante lavoro assicurato dai due centri di  salute mentale, che conta su 40 posti diurni e garantisce oltre 12.300 prestazioni ambulatoriali all'anno e 75.800 interventi territoriali».

I lavori al Csm di Portogruaro

Altra novità è l’avvio, proprio in questi giorni, della ristrutturazione del centro di salute mentale di Portogruaro. L’intervento, dal costo di  circa 300 mila euro, riguarda buona parte dell’edificio e prevede la diversa distribuzione degli spazi adibiti ad ambulatori e uffici per adeguarli alle esigenze delle attività svolte. Anche la mensa e il ripostiglio verranno rivoluzionati per ricavare un nuovo locale da adibire a palestra e aula polifunzionale. Infine verranno sostituite le porte interne e una serie di infissi, posati nuovi pavimenti, eseguita la controsoffittatura degli uffici, degli ambulatori, della zona pranzo, e rifatti gli impianti elettrici e termo meccanici.

Prevenzione

«Per affrontare la malattia mentale – osserva Mauro Filippi, direttore dei servizi socio sanitari dell’Ulss4 – è necessaria un’azione ad ampio raggio che includa, oltre alle cure, anche un'attività di prevenzione e promozione, soprattutto per i giovani. Ricordo infatti che l'isolamento sociale e relazionale, il ricorso a droghe ed alcool sono deleteri da questo punto di vista. Serve poi una vera integrazione sociale garantendo alle  persone affette da malattia mentale la possibilità di poter lavorare e progettare il proprio futuro, di vivere insomma una vita normale. Le relazioni sociali, il lavoro, il sentirsi accolti, la possibilità di coltivare passioni e amicizie sono di fatto quegli elementi terapeutici che la stessa comunità può e deve garantire».

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