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L'Unesco "salva" Venezia. E sulle grandi navi continua a preferire Marghera

Il ministro Bonisoli ha annunciato che la laguna non è stata inserita nella lista dei siti a rischio

«Buone notizie: Venezia era in pericolo ma non sarà inserita nella black list»: lo ha scritto su Twitter il ministro ai Beni culturali Alberto Bonisoli, riferendo la decisione presa a Baku, in Azerbaijan, nel corso della riunione dell'Unesco per discutere di declassamento dei siti patrimonio dell'umanità. Inoltre, sembra che l'Unesco abbia ribadito che sulle grandi navi la strada giusta è quella del progetto Marghera.

Soddisfazione dell'amministrazione

Subito è arrivato il commento del sindaco Luigi Brugnaro: «La comunità internazionale dell’Unesco ha riconosciuto gli sforzi che la città sta mettendo in atto per la salvaguardia del sito. Nello specifico, nel documento adottato dal Comitato del patrimonio mondiale, si è definita positivamente con un "welcome" la soluzione sulle navi da crociera per raggiungere la stazione Marittima senza passare più per il Bacino di San Marco ma attraverso la bocca di porto di Malamocco e il Vittorio Emanuele, facendo accostare a Marghera quelle più grandi».

La risposta di Toninelli

Di tutt'altro parere il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli: «L’Organizzazione delle Nazioni unite per la cultura ritiene adeguata la soluzione Marghera rispetto all’obiettivo di salvaguardia della laguna? Probabilmente all’Unesco hanno approfondito soprattutto il punto di vista dell’amministrazione comunale, mentre noi siamo certi, carte alla mano, che esistano opzioni molto meno impattanti sull’ambiente. Sappiamo peraltro quale sia l’enorme rischio, anche in termini di sicurezza, del transito delle grandi navi a Marghera, sfiorando petroliere e raffinerie. E sapremo convincere di ciò anche l’Unesco».

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