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Deposito Gnl, Italia Nostra: "Quale rinascita?". Filctem Cgil: "Stop a strumentalizzazioni"

"L’inquinamento in quell’area aumenterà, come il transito di mezzi pericolosi per il già congestionato canale dei Petroli". Il sindacato: "In altri paesi gli ambientalisti lo appoggiano"

Non si placa il dibattito sul deposito di stoccaggio Gnl, gas naturale liquido, che nell'associazione Italia Nostra vede uno deidetrattori più tenaci, a Marghera, dove martedì la commissione di Salvaguardia esaminerà il progetto "inquinante, pericoloso e rischioso", scrive l'associazione. "Ha superato i vincoli richiesti e le vecchie tecnologie", replica il sindacato dei chimici Veneziano, Filctem Cgil, che con il segretario, Riccardo Colletti, afferma: "In altri paesi come la Norvegia gli ambientalisti appoggiano il Gnl, a Venezia abbiamo a che fare con chi strumentalizza".

Rischio incidenti

"Dei pericoli derivanti dal gas naturale liquido ha parlato anche Piero Angela, nel suo libro: La sfida del secolo. Perché non dirlo? Il carico, a contatto  con l’aria, forma una miscela esplosiva capace di dare luogo all'incidente più catastrofico immaginabile fra tutte le fonti energetiche", scrive Italia Nostra, e continua -: "domani la commissione di Salvaguardia esaminerà il progetto di stoccaggio, a Marghera, di 32 mila metri cubi di gas naturale liquefatto, operazione definita come la rinascita di Porto Marghera. Quando invece costituisce un fattore di rischio".

Pericolo

Prosegue Italia Nostra: "Il metano è un combustibile fossile: non si può dunque sostenere che favorendo il metano, rispetto al gasolio, si possa significativamente abbattere il Co2 e l'effetto serra. I mezzi impiegati all’anno nel progetto di Marghera, come leggiamo nelle osservazioni di Franco Rigosi, saranno 50 gasiere, 474 rimorchiatori, 108 bettoline, e almeno 12 mila autocisterne. Dunque l’inquinamento in quell’area aumenterà. E ovviamente aumenterà anche il transito di mezzi pericolosi, sul già congestionato canale dei Petroli che, con le innaturali correnti e il traffico navale che già ora lo interessa, erode la laguna Centrale".

Occupazione

"Né questo comporterà un contributo concreto all’occupazione" - scrive ancora Italia Nostra -. Ottanta persone in fase di costruzione e 7 persone in esercizio in turno". "Il nostro giudizio tecnico, dopo anni di lavoro con prodotti pericolosi - è diametralmente opposto, in questo caso - scrive il sindacato Filctem Cgil Venezia -. Abbiamo qualche cognizione in materia di sicurezza per sostenere che siamo di fronte a un progetto che ha rispettato l’iter previsto. Abbiamo sempre preteso che le aziende mettessero soldi per la sicurezza e la manutenzione degli impianti. E la valutazione che è stata fatta in questo caso, ci dà occasione di avere una nuova fonte per evitare derivati del petrolio".

Inquinamento

"Il Gnl è un tipo di combustibile che permette di non usare più diesel e altri derivati del petrolio - dice Riccardo Colletti, segretario della sigla dei chimici di Venezia -. E sull'occupazione stiamo chiedendo all’azienda come si attrezzerà per assumere personale specializzato da impiegare sull'impianto. Oltretutto il combustibile può essere utilizzato per creare energia, riassettare impianti che producono energia da carbone, e dare l'opportunità di cambiare combustibile sui mezzi che transitano nel nostro territorio, come i camion. Il che è già una risposta dal punto di vista ambientale".

Sicurezza

"Non sono personalmente favorevole al deposito di Chioggia - dice Colletti -, ma qui ci troviamo di fronte a tutto un altro tipo di progetto. A Marghera tutto viene fatto dentro a precisi canoni di sicurezza. Preferiremmo l’idrogeno evidentemente, ma ci vogliono soldi e investimenti e un intervento pubblico per ottenerlo. Non dimentichiamo che un industria è un industria, anche se di biscotti o altro tipo di produzione, e come tale comporta dei rischi, ma l’importante è fare manutenzione e risperttare l'ambiente. E noi a questo ci siamo sempre dedicati. Questa proposta ha superato i vincoli richiesti, e ha bypassato vecchie tecnologie. Le commissioni apposite ci sono, per verificare, gruppi d'interesse e cittadini possono presentare obiezioni, nel dubbio, e attendere i pareri".

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