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L'eco delle tragedie della laguna arriva fino a Roma: "Governo e Parlamento intervengano"

L'onorevole Pellicani (Pd) interverrà lunedì alla Camera sollecitando strumenti per "garantire la massima sicurezza e il rispetto delle regole". Non si smorza il cordoglio dei veneziani

"Basta tragedie in laguna, lunedì interverrò alla Camera". L'ha dichiarato in una nota l'onorevole del Partito Democratico, Nicola Pellicani, dopo gli incidenti nautici che hanno causato la morte di Renzo Rossi, Natalino Gavagnin e Giovanni Rampazzo, i primi due deceduti a causa di uno schianto nel canale portale San Nicolò, non distante dall'aeroporto Nicelli del Lido di Venezia, il terzo spirato per il ribaltamento di un'imbarcazione tra Giare di Mira e Valle Averto, nel territorio di Campagna Lupia. 

"Barchini come pasdaran"

"Ancora una volta la laguna, trasformata in un autodromo notturno, è stata teatro di tragedie. Il primo pensiero va ai familiari delle vittime, ma per rendere loro giustizia è necessario intervenire una volta per tutte per rendere più sicura la navigazione in laguna - continua Pellicani -  Non è possibile che giorno e notte, in particolare nei weekend estivi, i barchini sfreccino in planata lungo i canali con la prua alzata che impedisce qualsiasi visuale, trasformandosi in pasdaran. Le tragedie di ieri sono la prova di quello che negli anni è diventato un vero e proprio bollettino di guerra". 

"Più controlli"

La ricetta per Pellicani è semplice: "Bisogna intensificare i controlli sul traffico acqueo, sul rispetto dei limiti di velocità e sui motori dei natanti, che molto spesso risultano elaborati - continua la nota - Vanno inasprite le sanzioni, ma mi chiedo cosa si aspetti ad applicare l’obbligo di installare a bordo delle imbarcazioni i Gps. Solo così il sistema Argos di controllo del traffico e quindi del rispetto delle regole, potrà diventare efficace. Mi riferisco ai mezzi privati, a cominciare da quelli in possesso di licenze o autorizzazioni comunali. Cosa si aspetta? Argos è un occhio elettronico molto costoso ma se non si rende veramente obbligatorio l’uso del Gps diventa inutile". 

"Intervengano anche governo e Parlamento"

Nella vicenda vengono chiamata in causa anche la politica romana: "La laguna non è un’autostrada, bisogna rispettare le regole, anzitutto i limiti di velocità - conclude Pellicani - Il tema riguarda tutti e devono occuparsene anche il governo e il Parlamento, che devono assicurare i mezzi e gli strumenti necessari a garantire la massima sicurezza e il rispetto delle regole per la navigazione in laguna. Chiederò formalmente il loro impegno intervenendo alla Camera".

Lettera al sindaco della Canottieri Mestre

Dello stesso tenore la lettera inviata dal coordinatore della Canottieri Mestre, Paolo Cuman, al sindaco Luigi Brugnaro, in cui si chiede tolleranza zero per chi non rispetta le regole in laguna (DETTAGLI).

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