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Enti locali, Fp Cgil: "Il personale nel Veneziano scarseggia e i servizi sono a rischio"

Giordano: "La situazione è allarmante. Nei prossimi 10 anni andrà in pensione il 30% di tutti gli addetti. Anche a Venezia il sindaco farebbe meglio a non lasciare a casa il personale precario"

Una situazione che rischia di diventare esplosiva quella degli enti locali del Veneziano. A dipengere il quadro è il segretario generale Fp Cgil, Daniele Giordano: "Emerge in modo chiaro dall’analisi dei dati del conto annuale che il nostro sistema non sarà più in grado di garantire servizi fondamentali alla cittadinanza, se non ci saranno interventi urgenti".

I dati

Il dato in percentuale mostra una diminuzione complessiva del 4,51%, scrive Giordano, con picchi significativi nei Comuni di Torre di Mosto (-21,43%), Marcon (-12,7%), Concordia Sagittaria (-14,55%), Campagna Lupia (-13,34), Fiesso d’Artico (-13,64). "Va invece precisato che il dato di significativa riduzione dei Comuni del Miranese è dovuto al trasferimento di parte del personale all’Unione costituitasi nel 2015, anche se i dipendenti del nuovo ente (52), non coprono la riduzione di personale nei comuni interessati, che ammonta a -78 unità".

Venezia

"Anche il Comune di Venezia presenta una situazione allarmante - secondo il segretario della Funzione Pubblica Cgil - in cui il 33,30% dei lavoratori, pari a 970, andrà in pensione entro 10 anni. Questo vuole dire che a maggiore ragione il sindaco Brugnaro avrebbe dovuto evitare di licenziare personale precario quando vi sarà già una messa in discussione di servizi nei prossimi anni. Per un Comune come quello di Venezia, che ha garantito importanti servizi pubblici, un’emorragia di questo tipo determinerà la riduzione importante di prestazioni sociali, educative e culturali che sino a oggi sono sempre state garantite".

Over 55

"Ben 24 Comuni su 44 hanno più del 30% di lavoratori over 55, una vera emergenza - afferma Giordano - che scoppierà inesorabilmente senza interventi urgenti. Sul versante anagrafico dei dipendenti delle funzioni locali emerge un dato drammatico e preoccupante, che stiamo denunciando da tempo. Oltre a rilevare il calo generalizzato, possiamo notare come nei prossimi 10 anni andranno in pensione almeno 1.754 lavoratori, che sono pari a ben il 32,12% di tutti gli addetti".

Metà va in pensione

"Facendo una proiezione dei prossimi 10 anni è il Comune di Cavarzere quello più esposto, scrive il segretario - con 32 lavoratori in uscita sui 55 complessivi (58,18%), seguito da Pramaggiore con 8 (57,14%) e Fossalta di Portogruaro con 11 (50%). Rilevante il dato di Chioggia (42,06%) e San Stino di Livenza (44,44%). Riteniamo serva aprire una riflessione urgente - conclude - sulla tenuta del nostro sistema delle funzioni locali a partire da percorsi chiari che garantiscano la tenuta dei servizi ai cittadini. I campanilismi di questi anni rischiano di lasciare sul terreno dell’identità i servizi ai cittadini che devono essere la chiave di buon governo del nostro territorio. La nostra analisi proseguirà e faremo un quadro che si concentrerà su altri dati, come la formazione del personale, i salari, le consulenze e il rapporto tra numero di abitanti e lavoratori".

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