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Il laboratorio teatrale di cittadinanza digitale del regista Mattia Berto

L'iniziativa è promossa in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto

Mattia Berto è un attore e regista teatrale molto noto a Venezia. Nato nel 1982 e proveniente da una famiglia di artisti, comincia a recitare da quando era solo un bambino.  Attuale direttore del Teatrino Groggia, Mattia sviluppa la propria idea di teatro fortemente legato al territorio. Cercare di creare un’aggregazione tra gli amanti dell’arte teatrale diventa il vero motore dell’azione del regista che, con il suo nuovo progetto, L’ora d’aria | Laboratorio di cittadinanza digitale online, coinvolge numerosi spettatori affinché si venga a creare così una vera e propria comunità.

L’iniziativa, promossa in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto - con il quale Mattia collabora da quattro anni -  è stata inaugurata lo scorso 17 marzo e terminerà il 3 aprile prossimo.

Di cosa si tratta

Ogni giorno, dal lunedì al venerdì, Mattia Berto si collega alla pagina Facebook de L’ora d’aria e inizia una diretta online. Si tratta di un momento fortemente interattivo,  durante il quale gli spettatori e lo stesso ideatore comunicano in tempo reale. Nel corso di ogni messa in onda, Mattia parla di una personalità famosa del mondo teatrale - sono stati finora presentati Shakespeare, Stanislavski,j Brecht, Beckett, Pina Bausch, Eleonora Duse - e lancia agli spettatori tre diversi input.

«L’idea alla base del progetto è tenere il più possibile viva una comunità di persone che amano lo spettacolo, il teatro e la danza. L’ora d’aria deve essere un momento leggero e di respiro per chi non può uscire di casa. In questo periodo in cui siamo tutti distanti, il teatro è un modo interessante per continuare ad essere cittadini e a sentirsi comunità.» spiega Berto, il quale afferma come la cittadinanza digitale ci permetta di sentirci parte di una squadra, di una famiglia. 

Argomenti della diretta di giovedì 26 marzo sono stati la diva Eleonora Duse e l’importanza della vocalità. Un video divertente, scanzonato, ma non per questo poco profondo. Un’occasione per parlare di cultura divertendosi. Le innate capacità istrioniche di Mattia gli permettono di coinvolgere gli spettatori e di accompagnarli in una serie di elucubrazioni interessanti. Al termine della messa in onda, il regista ha proposto al pubblico di inviare alla pagina Facebook un video di venti secondi nei quali si dovevano riprodurre alcuni suoni vocali che esprimessero il proprio sentire riguardo il difficile periodo che stiamo vivendo. 

Le risposte sono numerose ed entusiaste, come dichiara anche lo stesso Berto: «Ad oggi la comunità che si raccoglie nella pagina social conta più di 1070 iscritti. I feedback sono molto positivi: sotto ad ogni post vi sono, in media, 250 commenti.»

Attualmente Mattia Berto sta ragionando con il Teatro Stabile del Veneto su come proseguire questa incredibile iniziativa, un volta terminata l’emergenza in corso.

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