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Capire le mafie, prima ancora di combatterle: inizia il lavoro del centro studi sulla criminalità organizzata | VIDEO

È stato inaugurato questa mattina a Dolo il Centro di documentazione e d’inchiesta sulla criminalità organizzata, alla presenza del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, presso la sede dell'ex tribunale. L’inaugurazione del Centro, diretto da Gianni Belloni e presieduto da Maurizio Dianese, arriva a ridosso delle inchieste per mafia, ‘ndrangheta e camorra che hanno coinvolto il tessuto economico veneto.

Le infiltrazioni della criminalità organizzata obbligano cittadini, amministrazioni comunali e istituzioni a rafforzare i momenti di studio e di comprensione del fenomeno e il Centro di Dolo si propone proprio questo, accettando l’invito che prefetto e questore, forze dell’ordine e società civile hanno espresso più volte, affermando che la repressione è indispensabile, ma non sufficiente ad arginare e combattere il fenomeno delinquenziale. La presenza della ministra Lamorgese certifica l’attenzione delle più alte cariche dello Stato per l’attività di studio dei fenomeni mafiosi anche nel Veneto. 

Il Centro di documentazione e d’inchiesta sulla criminalità organizzata si avvale della collaborazione delle università di Venezia, Padova e Torino ed è supportato da Libera, Legambiente, Avviso Pubblico, Arci,  Cgil, Cisl e Uil, Confesercenti e Confartigianato. Presenti all'inaugurazione, per ribadire l'importanza dell'evento, anche numerose personalità di spicco, tra cui il sottosegretario al ministero dell'Interno Achille Variati, il questore di Venezia Maurizio Masciopinto, il consigliere comunale e metropolitano di Venezia Nicola Pellicani, il presidente della Municipalità di Marghera Gianfranco Bettin e il filosofo e politico Massimo Cacciari.

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