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Mozione all'unanimità contro l'accorpamento delle classi al liceo Marco Polo

Si chiede un confronto con l'ufficio scolastico regionale per evitare «l'applicazione burocratica» di un'ordinanza ministeriale che non tiene conto delle specificità di Venezia

Il Consiglio comunale ha approvato ieri sera all’unanimità una mozione con cui impegna il sindaco e la Giunta comunale ad avviare un confronto con l’ufficio scolastico regionale per affrontare la situazione del liceo Marco Polo di Venezia. L'intento è evitare il rischio di tagliare il numero di classi, con un conseguente ridimensionamento della scuola. La mozione spiega che «la volontà di accorpare alcune classi» da parte dell'ufficio scolastico non è altro che «l’applicazione burocratica di un’ordinanza ministeriale» che fino all'anno scorso non era stata attivata «in virtù della speciale condizione di Venezia». 

L'accorpamento, concordano tutti i consiglieri, comporterebbe un «danno immediato al percorso formativo degli studenti». «Per l’anno scolastico 2019-2020 - viene sottolineato - le pre iscrizioni raccolte dalle due scuole hanno raggiunto un numero maggiore di quello dell’anno precedente, in particolare per l’indirizzo classico. Inoltre le limitate dimensioni della maggior parte delle aule e dei laboratori non consento gli accorpamenti ipotizzati». I consiglieri comunali, infine, hanno evidenziato l’importanza ricoperta dall’istituto che «rappresenta un’eccellenza nell’ambito della formazione, un’istituzione storica cittadina e al contempo una palpitante fucina di intelletti».

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