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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Falegname e muratore? Sono mestieri a rischio scomparsa. Giovani a rapporto

Per l'associazione artigiani del Miranese i ragazzi vanno riavvicinati alle "vecchie" professioni. "A rischio manodopera qualificata e passaggio generazionale". Sabato, nel teatro di Villa Belvedere, premiazione di un concorso sul tema

Il falegname, il muratore, il dipintore, il pavimentista, il lattoniere, il metalmeccanico, il sarto: mestieri a cui, ultimamente, mancano manodopera qualificata e nuove generazioni a cui passare il testimone. Professioni a caccia di giovani volenterosi alle quali i giovani, però, non guardano più. A stilare l’elenco dei lavori a rischio estinzione è l’Associazione artigiani piccole imprese e professioni del Miranese, che per cercare di salvarli anche quest'anno ha promosso nelle scuole medie dei sette Comuni dell'area il progetto “Conoscere l’artigianato. Un lavoro alternativo”.

"Vanno superati gli stereotipi"

«Oggi gli imprenditori delle nostre zone – afferma Andrea Dal Corso, funzionario sindacale dell’Associazione – faticano a trovare manodopera qualificata. Alcuni settori, come l’edilizia, senza forza lavoro straniera (circa il 50%, dato nazionale) non starebbero in piedi. Altri, e la meccanica è uno di questi, rinunciano a crescere perché non hanno le necessarie figure specifiche per soddisfare le richieste dei clienti. A pesare sulla scelta di questi lavori da parte delle nuove generazioni – riflette Dal Corso – sono vecchi stereotipi, del tutto sorpassati: l’evoluzione tecnologica ha cambiato completamente il modo di lavorare, migliorando qualità e sicurezza. Iniziative come “Conoscere l’artigianato” sono pensate per infondere nei giovani la curiosità per questi mestieri e i risultati non mancano, risultati per noi rassicuranti».

Coivolti 1.300 alunni

Giunto quest’anno alla sesta edizione, il concorso ha coinvolto 11 istituti comprensivi (Istituto comprensivo Alighieri di Salzano, Istituto comprensivo Cordenons di Santa Maria di Sala, Elisabetta “Betty” Pierazzo di Noale, Galilei di Scorzè, L. Da Vinci di Scaltenigo, Goldoni di Martellago, L. Da Vinci di Mirano, Mazzini di Mirano, Margherita Hack di Spinea, Ungaretti di Spinea, Istituto comprensivo G. Matteotti di Maerne) e circa 1.300 alunni iscritti alle classi terze: adolescenti ai quali mostrare la faccia poco nota del mondo artigiano. Un concorso iniziato lo scorso autunno, mirato ad approfondire la conoscenza dell’artigianato e a stimolare nei più piccoli manualità e creatività, che culminerà nella cerimonia di premiazione delle opere migliori fissata per sabato 19 maggio alle 10 al teatro di Villa Belvedere a Mirano.

Lavorare con le mani

«Per il secondo anno consecutivo dalla nascita di questo progetto – racconta Elisabetta Bolzonella, segretaria dell’Associazione – abbiamo proposto agli alunni delle classi terze delle scuole medie del Miranese di costruire con le loro mani o facendosi aiutare da artigiani professionisti oggetti (di uso comune o mai visti prima) in totale libertà, perché potessero esprimere senza limiti la loro creatività. Per farli avvicinare al mondo dell’artigianato, importantissimo per il nostro sistema produttivo e sempre più in cerca di forza lavoro competente».

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