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Musei Civici, respinto il ricorso dei lavoratori rimasti a casa dopo il cambio d'appalto

Secondo il giudice del lavoro non ci sono i presupposti giuridici per attribuire una responsabilità alle istituzioni e per domandare un risarcimento

Il giudice del lavoro di Venezia, con decreto depositato lunedì, ha riconosciuto le ragioni della Fondazione Musei Civici e del Comune di Venezia in relazione alla procedura di appalto dei servizi di bookshop, oggetto di ricorso da parte di alcuni lavoratori e di alcune sigle sindacali.

Lavoratori bookshop rimasti a casa: "Faremo causa"

Presupposti giuridici

"Anche in questa occasione il giudice ha confermato il corretto operare della stazione appaltante – spiega Mattia Agnetti, segretario organizzativo di MuVe, e responsabile unico del procedimento di gara. – In riferimento alla posizione dei due enti, il giudice ha rigettato completamente le richieste, stabilendo che “la domanda risarcitoria avanzata nei confronti del Comune e della Fondazione Musei Civici, non ha presupposti giuridici fondati, laddove in ricorso si legge che le istituzioni avrebbero abbandonato di fatto al loro destino i ricorrenti, evitando di prendere una posizione chiara sulla vicenda, anche semplicemente cercando di intercedere in favore dei lavoratori uscenti”.

Successione di appalto

Il cambio di appalto ai bookshop è per il giudice "una successione tra soggetti privati", quindi, “l’unico foro utilizzabile è quello della sede dell’azienda nei cui confronti l’azione è promossa. La sede legale del Consorzio è a Milano. Il Tribinale del capoluogo lombardo è perciò competente a decidere sulla domanda di costituzione di un nuovo rapporto di lavoro".

Sigla Filcams Cgil

"Siamo indignati e preoccupati per la sorte dei lavoratori dei bookshop rimasti senza occupazione - commenta Monica Zambon, segretario Filcams Cgil Venezia -. Aggiungiamo che per la prima volta ci troviamo di fronte a un giudice territoriale che respinge un ricorso nel caso di un cambio appalto che non riconferma gli addetti. Stiamo valutando i prossimi passi per tutelare i dipendenti, assieme al nostro legale".

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