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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Burano

A Burano una piccola area verde da restituire agli isolani

Due gazebi, 8 panchine, alberi, un camminamento in doghe di legno ricostruito dal Comune. A chiedere di aprirla ai residenti il consigliere D'Anna: «Diventi risorsa specie per gli anziani»

Un'oasi naturale inutilizzata sull'isola di Burano: a chiedere di metterla a disposizione dei cittadini è il capogruppo in Consiglio comunale di Progetto Civico, Paolino D’Anna, in collaborazione con il delegato di Burano Stefano D’Almo. Lo spazio verde circonda la scuola Alfredo Di Cocco, situata su di un’ansa del canale che separa il sestiere di San Martino destro dall’isola di Terranova. È nella disponibilità dell’istituto scolastico, manutenuta negli anni con cura, rimasta praticamente inutilizzata, poiché per le attività ludiche la scuola dispone di un cortile dalla parte opposta dell’edificio scolastico, più idoneo a ospitare i giochi dei bambini.

Lotta allo spopolamento

Considerando che Burano è un’isola in cui ciascun abitante può disporre di poco più di 8 metri quadri di verde, contro una media nazionale di oltre 30, «aprire aree verdi è vitale», scrive Progetto Civico. Due gazebi, otto panchine, numerosi alberi, un camminamento in doghe di legno, una pavimentazione circolare anch’essa in legno, ricostruita recentemente a opera del Comune di Venezia. Queste le dotazioni del giardino che, «a differenza dell’unico altro verde pubblico panchinato, quello situato vicino all’imbarcadero, offre riparo da pioggia e vento», si legge nella nota del gruppo del consigliere delegato del sindaco Brugnaro.

Accordo con la scuola

«Il giardino non può e non deve restare chiuso - sottolinea D’Anna - ma diventare un’importante risorsa a beneficio dei residenti, specie gli anziani, i quali potranno sostarvi piacevolmente, invece di essere costretti a passeggiare senza sosta, come fanno attualmente, in via Galuppi, tra bar e ristoranti in passato, e auspichiamo anche in futuro, affollati da turisti. Dev’essere strumento della lotta all’abbandono. Quello dello spopolamento, infatti, è da anni un problema prioritario per Burano, un’isola passata dai quasi 8000 abitanti nella seconda metà del secolo scorso, ai meno di 2400 residenti attuali».  «Chiediamo che il giardino venga restituito quanto prima alla comunità isolana - aggiunge D’Almo - eventualmente definendo, d’accordo con le autorità scolastiche, un regolamento per la sua gestione, gli orari di apertura e chiusura».

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