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Occupanti abusivi sgomberati, in arrivo tre bandi casa per Venezia: sinergia Ater- Regione

L'ente pubblico per la residenzialità da un lato colpisce l'illegalità, dall'altro favorisce la nascita e la permanenza di famiglie che siano legate per lavoro al territorio

Un appartamento occupato è stato sgomberato, una casa utilizzata abusivamente come magazzino è stata liberata e alcuni alloggi sono stati messi in sicurezza per contrastare le effrazioni, venerdì a Castello, a seguito di un’ispezione dei tecnici dell’Ater di Venezia nell’ambito delle verifiche contro le occupazioni abusive degli alloggi pubblici. Sono emerse in Calle de le Colonne, vicino a via Garibaldi, alcune situazioni di illegalità a cui seguiranno ulteriori verifiche ed interventi. 

L'occupazione

Uno straniero aveva preso possesso di un alloggio sfitto al piano terra, cambiandone la serratura d’ingresso. Quando gli operatori dell’Ater hanno chiamato i carabinieri per chiederne l’intervento, l’uomo ha subito lasciato l’appartamento, facendo perdere le proprie tracce. Gli operatori hanno quindi messo in sicurezza l’alloggio, chiudendolo con una lastra anti-intrusione. 

Il magazzino

A poca distanza, davanti all'ingresso di un appartamento dell'Ater, al piano terra, alcune donne avevano posizionato un tavolo per svolgere alcuni lavori di falegnameria. La casa, che presenta anche un problema di fosse settiche da manutentare, veniva utilizzata come una sorta di magazzino abusivo, in appoggio a una attività commerciale della zona. Il titolare di tale attività è stato chiamato a rispondere della situazione ed è stato invitato a liberare subito l’appartamento. 

La messa in sicurezza

L’Ater ha inoltre messo in sicurezza alcuni alloggi che erano rimasti vuoti, e ha inviato richiesta alla polizia municipale di svolgere un sopralluogo per alcune abitazioni in cui si sospettano occupazioni abusive. Se saranno confermate, i responsabili verranno denunciati e partirà la procedura degli sfratti che è stata inasprita rispetto al passato, grazie al supporto della Procura. «Il nostro impegno continua - spiega il presidente dell'Ater di Venezia Raffaele Speranzon - per portare la legalità in tutto il nostro patrimonio e per mantenerla. Deve passare il concetto che chi trasgredisce la legge va punito, quando in una zona arriva un certo tipo di occupanti si crea una condizione di paura e disagio che mette a repentaglio la tranquillità dei residenti e la vivibilità della zona. Un degrado sociale che va arrestato sul nascere».

Bandi e destinatari

Lotta e contrasto all'illegalità e all'abusivismo, ma anche bandi per l'assegnazione delle abitazioni. Come quello regionale, che ha autorizzato nel Comune di Venezia tre gare per attribuire 116 alloggi di edilizia residenziale pubblica nel territorio comunale, 40 nel centro storico, 46 nell’isola di Murano e 30 a Marghera. I bandi speciali, previsti dalla legislazione regionale Erp, individuano particolari categorie sociali di destinatari per far fronte a situazioni specifiche o a particolari emergenze abitative. Il bando per il centro storico di Venezia mette a disposizione 40 alloggi di edilizia residenziale pubblica da assegnare a famiglie giovani, i cui componenti non abbiano più di 45 anni di età e siano impegnati in attività lavorative legate al tessuto socio-economico-culturale del centro storico. 

Murano e Marghera

Il bando speciale per l’isola di Murano prevede 46 alloggi di edilizia residenziale pubblica, tutti ubicati nell’area delle “ex Conterie” dove il Ministero dei Lavori Pubblici, la Regione Veneto e il Comune di Venezia stanno completando un piano di recupero.  Gli alloggi saranno destinati a nuclei familiari under 45, privilegiando coloro che svolgono attività lavorativa principale in settori tradizionali e artigianali legata all’ambito territoriale dell’isola. Infine, il terzo bando speciale interessa Marghera: 30 alloggi Erp saranno assegnati a nuclei familiari i cui componenti abbiano tutti meno di 65 anni, con attività lavorative legate al territorio comunale, e che investano nell’istruzione di livello universitario dei propri figli. La finalità del bando è contrastare il degrado del territorio, contribuendo a modificare il “mix” sociale e rivitalizzare il tessuto socio economico culturale del territorio di Marghera.

Evitare lo spopolamento

«Nel Comune di Venezia – afferma l’assessore regionale all’edilizia residenziale, Manuela Lanzarin – gli effetti della crescente pressione turistica sul mercato immobiliare e l’invecchiamento demografico stanno determinando il progressivo spopolamento del centro storico e delle isole. A distanza di nove anni dall’ultimo bando pubblico ordinario per l’assegnazione di case popolari, ora l’amministrazione comunale ha raccolto l’opportunità offerta dalla nuova legge di riforma dell’edilizia pubblica, e ha predisposto tre bandi mirati, rivolti a giovani famiglie, per favorire la permanenza nel territorio veneziano di lavoratori, artigiani, operatori dei mestieri tradizionali». Ai tre bandi speciali si affianca ora anche un nuovo bando ordinario (cioè aperto a tutti), in scadenza il 24 luglio prossimo. Inoltre, proprio in considerazione della specificità di Venezia e della fragilità della sua conformazione urbanistica e del tessuto sociale, la Regione ha voluto istituire un tavolo tecnico regionale di approfondimento e confronto in materia di edilizia residenziale pubblica per il territorio di Venezia, centro storico e isole. Il tavolo sarà convocato nei prossimi giorni.

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