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Interventi per 118 milioni nei porti di Venezia e Chioggia. "Resta il problema dei fanghi"

Prevista manutenzione delle opere di marginamento delle casse di colmata sul canale Malamocco-Marghera, e scavi dei canali portuali interni e dei bacini di evoluzione

Programma triennale 2019-2021 dei lavori pubblici approvato, venerdì, per i porti di Venezia e Chioggia, con uno stanziamento di oltre 118 milioni di euro, di cui 19 inseriti nell’elenco annuale per il 2019, che si sommano ai 215 degli interventi già avviati. "Serve massima attenzione al problema dei fanghi, e nuovi siti dove conferirli", ha ricordato il presidente del porto di Venezia, Pino Musolino.

Si è riunito il Comitato di Gestione, organo direttivo dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, presieduto dal presidente Pino Musolino e composto da Fabrizio Giri, per la Città Metropolitana, Maria Rosaria Campitelli, per la Regione Veneto, e dal comandante della Capitaneria di Porto di Venezia, l’ammiraglio Piero Pellizzari.

Scavi

Il piano prevede investimenti per il miglioramento dell’accessibilità marittima nei porti di Venezia e Chioggia. In particolare, nel Porto di Venezia, sono previsti lavori di manutenzione delle opere di marginamento delle casse di colmata lungo il canale Malamocco-Marghera, con un costo complessivo di 23,5 milioni di euro. L’opera permetterà il miglioramento ambientale, la riduzione dell’interramento del canale, limitando la necessità di interventi futuri. Nove milioni saranno destinati agli escavi del canale Malamocco-Marghera, dei canali portuali interni e dei bacini di evoluzione a quota prevista dal Piano Regolatore portuale.

Chioggia

Nel Porto di Chioggia sono previsti escavi in zona banchine Val da Rio e sul canale di accesso al porto. Le attività comprenderanno una campagna d’indagine per la caratterizzazione dei fanghi che consisterà in 225 sondaggi con prelievo di sedimento da analizzare chimicamente. Inseriti nel piano anche interventi di recupero e valorizzazione di fabbricati. Tra questi l'ex Monopoli – Tabacchi che prevede la sistemazione dei piazzali per un loro reimpiego a fini portuali, e la conservazione architettonico-strutturale dell’edificio B “Edificio Sali e tabacchi”, come da indicazioni del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che ha inserito lo stabile all’interno del vincolo di interesse culturale.

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Escavi Porto di Chioggia

Marghera scalo

L’accessibilità portuale lato terra sarà ulteriormente potenziata con la realizzazione di un ponte ferroviario di collegamento tra la dorsale sud-ovest del Porto e la stazione di Venezia Marghera scalo. L’intervento consentirà di ridurre i tempi di manovra ferroviaria e le interferenze con il sistema stradale. 

“Gli interventi approvati, da realizzarsi nel prossimo triennio”, afferma il presidente Musolino, “costituiranno un’iniezione di efficienza per il Porto e per gli operatori insediati a Venezia e a Chioggia, che ne misureranno i benefici economici anche negli anni a venire. Il programma di escavi, in particolare, permetterà di migliorare l’accessibilità nautica, condizione fondamentale per aumentare l’attrattività dei nostri scali e, dunque, accrescere i traffici. Esiste un problema urgente - continua il presidente - di conferimento dei sedimenti dragati dal fondo dei canali: i siti normalmente utilizzati hanno ormai una capacità residua quasi nulla, occorre individuare subito nuove aree dedicate a questa attività che è continua e fondamentale per il mantenimento dell’operatività del porto”.

Trattamento dei fanghi

"Da tempo sottolineiamo la necessità di trattare i fanghi - dice il sindacato Filctem Cgil di Venezia - individuando in loco, sui 2200 ettari delle aree e di Porto Marghera, una zona, magari la più inquinata, dove bonificare questi sedimenti. L'isola delle Tresse non basta e il problema resta aperto. Anche qui manca una programmazione di lungo respiro e una visione che colga in questo un'opportunità, per lo studio dei materiali e la ricerca delle migliori modalità di trattamento. Si può perfino pensare di rendere riutilizzabili quei fanghi, magari per opere strutturali, e a chilometro zero. Esistono molteplici soluzioni per il trattamento e vari tipi di impianti. E questo può aprire strade per una specializzazione nel settore, collegando le migliori tecnologie e conseguenti investimenti".

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Realizzazione di un ponte ferroviario tra la dorsale sud-ovest del Porto e la stazione di Venezia Marghera Scalo

Altri interventi nel Porto di Venezia

Trecento mila euro sono previsti per l’adeguamento e la messa a norma di sicurezza delle cabine elettriche di trasformazione situate nell’area portuale di Marittima. Tre milioni e 300 milioni di euro sono destinati alla sistemazione delle reti fognarie di pertinenza del demanio portuale che si estendono su una superficie di 134 mila metri quadrati. Sul fronte della ristrutturazione dei fabbricati portuali, in area Via del Commercio, si prevede il recupero del Fabbricato 330 soggetto a vincolo storico, dove si trasferiranno vari uffici già attivi nel Fabbricato 323. È prevista, inoltre, la manutenzione straordinaria del Fabbricato 359 in uso alla polizia di Frontiera.

Una serie di interventi sono programmati per il recupero strutturale dei ponti stradali ferroviari e pedonali dell’area portuale. L'Autorità Portuale si è inoltre presa in carico, anche se non vi è l'obbligo, di completare il marginamento del canale ovest, sponda nordest.

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