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Paolo Tiozzo è il nuovo presidente di Confcooperative Venezia

Il già vice-presidente nazionale di Confcooperative Fedagripesca sarà alla guida della cooperazione veneziana per i prossimi 4 anni dopo l'elezione del 30 giugno

Paolo Tiozzo è il nuovo presidente di Confcooperative Venezia. Il già vice-presidente nazionale di Confcooperative Fedagripesca è stato eletto martedì 30 giugno nella prima assemblea metropolitana post covid svolta presso il centro cardinale Giovanni Urbani di Zelarino. Da oggi e per i prossimi 4 anni sarà Tiozzo a guidare un gruppo di 130 cooperative per un totale di 6027 soci e 3270 soci lavoratori, 2720 dipendenti e un fatturato 2019 di quasi 275 milioni di euro. Nell’assemblea, i rappresentanti del mondo cooperativo veneziano hanno eletto anche il consiglio provinciale e il collegio dei revisori, così come i delegati all’assemblea regionale e all’assemblea nazionale.

I temi dell'assemblea

I temi trattati in assemblea hanno riguardato la tutela dei più deboli con una particolare attenzione all'innovazione e alla sostenibilità. Non è mancato un cenno al virus che ha modificato le modalità di lavoro anche nel mondo cooperativo mettendo in crisi il sistema cooperativo veneziano che però ha saputo dare un contributo per la tutela delle categorie meno protette.

«In particolare – ha spiegato all’assemblea il nuovo presidente - in termini di sicurezza, le cooperative hanno dovuto ripensare ruoli e livelli di servizi erogati e si sono spesso fatte proattive nello stabilire livelli di assistenza e prevenzione che andassero anche oltre le misure strettamente normate. Oggi le prospettive future sono quelle di sempre maggior collaborazione pubblico privato, di co-progettazione e di definizione comune dello schema territorio - esigenze soluzioni. Questa crisi è stata come un liquido di contrasto che ha messo in grande evidenza le aree più critiche del nostro sistema». 

«In un mondo cooperativo veenziano che ricalca il modello del Nordest produttivo di piccole e medie imprese – ha continuato Tiozzo - bisogna oggi ancora di più lavorare sulla flessibilità nell’organizzazione e saper adattarsi ad un mondo e ad un mercato che cambia progettando filiere, reti territoriali e relativi prodotti. Alla base di tutto naturalmente va posta l’attenzione sul ruolo centrale che ha la formazione continua e l'acquisizione di competenze in grado di offrire strumenti adeguati ad affrontare queste trasformazioni epocali ai cittadini, ai lavoratori, agli imprenditori e alle istituzioni».

Di qui le priorità che Tiozzo ha indicato all’assemblea quali: la parità di genere, l’accesso al capitale e al credito, welfare. E ancora, le politiche di coesionestimolando programmi e strumenti per l’autoimprenditorialità e le cooperative di giovani, donne, stranieri. Tra gli altri anche la produzione di lavoro e servizi, la cultura, il turismo, i beni culturali e la comunicazione, privilegiando la soluzione cooperativa come forma d’impresa e modalità collaborativa tra pubblico e privato e tra cooperative in quanto strumento per massimizzare l’impatto sociale e occupazionale della cultura; e Infine, l’agricoltura e le emergenze fitosanitarie.

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