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Container, il Porto oltre i suoi limiti. Incognita Mose: "Potrebbe toglierci l'accesso al mare"

Fine dei lavori di escavo del canale Malamocco-Marghera: possibile accesso alle navi merci da 8500 Teu. Ma gli interrogativi sul futuro sono tanti. Musolino: "Grandi Navi? Se il governo cambia idea ne prenderemo atto. Saremo convocati a breve e presenteremo i nostri pareri"

Mose, navi portacontainer, crociere, futuro dei traffici. L'Autorità portuale disegna il suo futuro e lo fa puntando a diminuire i suoi limiti "fisici" e a innalzare il livello della tecnologia in fatto di controlli e sicurezza: in questo senso è stata annunciata martedì mattina l'estensione dell'accessibilità nautica con la fine dell'escavo del canale Malamocco-Marghera. Ora potranno raggiungere l'area portuale navi portacontainer da 8500 teu, con pescaggio fino a 11,5 metri (di più i canali non permettono) e lunghezza massima di 335 metri. "Perché il Porto è vivo e competitivo, nonostante le cassandre", ha dichiarato il presidente dell'Autorità portuale, Pino Musolino, sottolineando l'incremento dell'1,5% del mercato contenitori dopo che già il 2017 era stato un anno record.

Musolino sulla nuova accessibilità nautica

Incognite sul futuro

Ma i punti interrogativi non mancano sul futuro dell'area: incombe il Mose e l'eventuale innalzamento delle paratoie metterebbe in seria difficoltà l'operatività del Porto: "Sarebbe un paradosso - ha spiegato Musolino - diventeremmo l'unico Porto del Mediterraneo che, con Mose in funzione, non avrebbe accesso al mare". Per questo motivo, di concerto con il Provveditorato alle Opere pubbliche, sono in corso studi e calcoli per stabilire al millimentro l'area di evoluzione delle paratoie e le tempistiche, in modo da ottimizzare il sistema: "Abbiamo iniziato un anno fa, ma il progetto c'è da molto tempo prima. Strano... ", ha detto Musolino.

Convivenza Mose e Porto: "Studio assieme al Provveditorato"

Banchina alti fondali

Il futuro significa anche l'opzione banchina alti fondali, che si sta valutando con attenzione: "Tutti i nostri traffici non hanno alcun tipo di problema, con l'escavo del canale Malamocco-Marghera aumentiamo ulteriormente la nostra ricettività nei confronti del mercato dei container, l'unico che ha limiti 'fisici' - ha sottolineato Musolino - si è fatto un grande speculare sui media, ma il sistema oceanico per esempio non ha mai subito stop. E' il mercato che decide dove vanno le navi". Sulle opzioni future per incrementare i traffici merci non viene svelato altro: "Ci sono altre opzioni allo studio oltre alla banchina - ha continuato il presidente dell'Autorità portuale - le analisi sono in corso quindi non posso anticipare nulla. Di certo, in generale, l'Autorità avrebbe bisogno del sostegno di tutte le istituzioni per ottenere investimenti e progetti".

Grandi navi: "Possibile convocazione di Toninelli"

In fatto di grandi imbarcazioni, la correlazione con le navi da crociera viene naturale. Sul punto il ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, avrebbe espresso l'intenzione di indire una riunione non appena i tempi tecnici lo garantiranno: "Se il governo cambierà opinione rispetto a quanto deciso al Comitatone ci adegueremo e ne prenderemo atto - ha affermato sul punto Musolino - quando il ministro ci convocherà forniremo i nostri pareri tecnici, com'è nostro dovere".

Grandi navi: "Ci adegueremo a cosa dirà il governo"

Dal 1 luglio algoritmo per le grandi navi

Intanto dal 1 luglio entrerà in vigore la nuova ordinanza che disciplinerà, sulla base di un algoritmo, l'ingresso o meno delle navi da crociera in laguna: "Terremo in considerazione diversi elementi, dalle caratteristiche fisiche all'onda, dal tipo di carburanti usati alla sicurezza - ha dichiarato il capitano di vascello Andrea Conte, responsabile del reparto tecnico della Capitaneria di porto, che ha lavorato concretamente alla nuova ordinanza - Ora c'è un limite di 96mila tonnellate di stazza che le compagnie si sono autoimposte, e quest'ultime non entreranno nemmeno dal 1 luglio. Ma abbiamo voluto superare il concetto di 'stazza' in sé. E' possibile che una modernissima nave all'avanguardia in fatto di ambiente e sicurezza da 92mila tonnellate, per esempio, entrerà e una molto più piccola ma inquinante rimarrà fuori. I limiti imposti dall'algoritmo - ha spiegato - saranno abbassati anno dopo anno, ma ricordiamoci che è un'ordinanza transitoria e non può essere la soluzione alle grandi navi". Per quello ci vorrà il governo: "Vedremo cosa ci dirà quando ci convocherà", ha concluso Musolino.

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