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Mestre-Venezia, terminata la posa dei nuovi portali ferroviari sul Ponte della Libertà

Ad occuparsi dei lavori, cominciato a giugno e commissionati da Rfi, è stata Gcf

Nuovo look per il ponte translagunare ferroviario Mestre-Venezia. In questi giorni Gcf ha concluso la posa dei nuovi portali che permetteranno di sostenere una linea aerea di contatto maggiormente efficiente ai treni in transito da e per Santa Lucia. Il progetto, avviato a giugno, ha previsto il completo rinnovamento della trazione elettrica con particolare attenzione anche al suo impatto ambientale ed estetico.

La posa ed il collaudo dei nuovi portali innovativi

In primis si è provveduto alla sostituzione di gran parte dei piastroni di collegamento tra i due ponti e al getto dei blocchi di fondazione in calcestruzzo speciale, poi si è passati alla posa vera e propria dei nuovi portali, conclusasi nei giorni scorsi. Tralicci e traverse, interamente realizzati in acciaio inox per garantire la resistenza all’azione corrosiva della salsedine, sono stati assemblati in loco, ridisegnando l’intera estensione del ponte con una serie di 50 portali da 3,5 tonnellate l’uno.

«Si è trattato di una fase particolarmente difficile e delicata - ha spiegato il capo cantiere Tiziano Bernardi - data la dimensione dei manufatti da maneggiare tra i cavi dell’attuale linea aerea, ma l’organizzazione e l’affiatamento nel team di lavoro ci ha consentito di svolgere con efficienza e, soprattutto, in sicurezza il nostro compito, nel rispetto dei tempi e degli standard di consegna». Per la nuova struttura a traliccio si sono effettuati i collaudi che, con una serie di prove statiche in loco, hanno completato la verifica dei carichi verticali e trasversali già eseguiti a Napoli, a inizio estate, nello stabilimento di produzione della Euros.

Il check-up dell'intero ponte translagunare

Intanto l’intero ponte translagunare sarà sottoposto ai "raggi x", come ha spiegato il direttore tecnico Gcf, Angelo Zullo: «Su incarico di Rfi abbiamo contestualmente avviato una serie accurata di indagini sperimentali che certificheranno lo stato di salute complessivo dei due ponti ferroviari, sia quello vecchio, con gli archi in muratura monocampata, sia quello nuovo, costituito da ponti ad impalcato in cemento armato».

Il check-up si avvale dell’intero ventaglio di prove diagnostiche: sondaggi meccanici a carotaggio continuo, prelievi ed analisi delle malte di allettamento, prove con martinetto per determinare lo stato tensionale e le caratteristiche meccaniche e di deformabilità della muratura, estrazione di campioni di calcestruzzo e prove di compressione, prove di trazione su spezzoni di barre metalliche, impiego di pacometro per indagini qualitative sulle armature del conglomerato cementizio armato.

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