L'associazione albergatori veneziani, Ava, all'indomani della pubblicazione della classifica TripAdvisor, che pone la città di Venezia al terzo posto, commenta: «Le recensioni sono spesso anonime e poco attendibili, il premio non ci interessa».

«Condizionare gli affari»

«Il podio di Tripadvisor? Possono tenerselo», dice il direttore di Ava, Claudio Scarpa, che dà battaglia da anni alle modalità di gestione del portale. La classifica del premio Traveler’s Choice 2019, che attribuisce una valutazione alle località italiane in base ai giudizi espressi dagli utenti, è da tempo nel mirino degli albergatori perchè la «classifica si basa su recensioni infondate - dice Scarpa -. Sono molte le strutture veneziane che accusano Tripadvisor di ospitare giudizi montati appositamente per rovinare gli affari».

La condanna

«Siamo consapevoli di quanto le vere recensioni, sia positive che negative, siano importanti ma quello delle fake reviews, attraverso identità false, resta un problema non risolto», aggiunge Scarpa. Condotta che si può considerare reato: a settembre è stato infatti per la prima volta condannato (a nove mesi di carcere e 8 mila euro di multa) il titolare di un’agenzia che vendeva false recensioni su ristoranti e hotel. Ma è difficile tenere migliaia di commenti sotto controllo. 

«Metterci la faccia»

Ava chiede a TripAvisor di pretendere dai suoi utenti di commentare mettendoci la faccia, dimostrando di essere veramente stato un cliente dell’attività che vuole recensire. «Stop ai profili falsi o ai commenti anonimi. Fino a quando TripAdvisor non sarà veramente disposta a collaborare, non potremo ritenere attendibili le loro classifiche e i loro premi».