rotate-mobile
Attualità Jesolo / Via Michelangelo Buonarroti, 15

Mappatura del viso e riconoscimento di tutti i movimenti: al Vanilla la sicurezza è 4.0

Presentato il futuristico sistema di sicurezza del locale jesolano, in collaborazione con Huawei. Al lavoro all'unisono 50 telecamere: "Anonimato e controllo così sono assicurati"

Nasce la “sicurezza 4.0” per il mondo della notte. Il Vanilla Club, discoteca di Jesolo, grazie alla collaborazione con Huawei Italia, avrà a disposizione una piattaforma tecnologica di ultima generazione che permetterà il riconoscimento facciale di ogni ospite che entrerà nel locale. “Qualche sera fa ci siamo trovati a che fare con alcuni personaggi che volevano entrare in discoteca senza presentare i documenti e volevano forzare l’ingresso - ha dichiarato il titolare del locale, Luciano Pareschi, ringraziando comunque per l'operato delle forze dell'ordine nella città balneare - Uno di questi, dopo avermi minacciato di morte, mi ha detto: se lo scorso anno ti hanno fatto chiudere 15 giorni, quest’anno chiuderete un mese. Sono anni che auspico che da parte dello Stato ci sia un interesse verso il mondo della notte. Negli stadi vediamo tanti poliziotti anche in tenuta antisommossa: possibile che davanti alle disco non ci sia un’auto con un lampeggiante acceso?”. 

Al Vanilla di Jesolo si entra con il riconoscimento facciale

Il progetto

Il progetto, dunque. “E' molto importante - continua Pareschi - Noi abbiamo un rapporto di collaborazione molto stringente con il CR64, che è l’ente di ricerca e sviluppo della Sardegna. Siamo partiti da lì. Due anni fa abbiamo deciso di iniziare questo tipo di sperimentazione con questo tipo di video sorveglianza. Questo progetto è l’evoluzione della sperimentazione e prevede l’installazione di 50 videocamere e ci permette di tracciare l’individuo da quando entra a quando esce”. 

Deterrente e strumento di sicurezza

Un deterrente e al tempo stesso uno strumento utile per identificare chi si comporta in modo scorretto: al lavoro all'unisono cinquanta telecamere collegate a un software in grado di identificare tutti (senza ovviamente collegare un nome a un viso). Viene conservata una sorta di "mappatura" del volto, non una foto, ma grazie alla quale il programma è perfettamente in grado di identificare e ricordarsi il volto. “In tempi non sospetti – ha puntualizzato Pareschi – siamo stati i primi a chiedere i documenti a chi entrava nel locale. In questo caso, quando una persona entra le si fa il riconoscimento facciale; se dovesse commettere qualcosa con il software lo si va a cercare e la mappatura del volto rimane in archivio. Non ci sono problemi con la privacy”. 

"Un sistema utile per la città"

"Ben vengano iniziative che possono garantire la sicurezza ai nostri ospiti, specie quando si parla di giovani - ha commentato il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia - Come amministrazione comunale siamo impegnati quotidianamente su questo fronte, collaborando con le forze dell’ordine. Un progetto come quello del Vanilla potrebbe tornare utile per la città”. Il titolare del Vanilla ha concluso con una proposta. “La legge dice che non possiamo fare entrare persone del malaffare. La domanda è: come faccio a riconoscere una persona con la fedina penale sporca?”. Da qui la proposta di potere avere accesso, attraverso il sistema installato, all’archivio delle forze dell’ordine, così da potere identificare eventuali persone con precedenti”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mappatura del viso e riconoscimento di tutti i movimenti: al Vanilla la sicurezza è 4.0

VeneziaToday è in caricamento