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Aria buona a Murano, ma i valori del cadmio restano critici

A dirlo le rilevazioni 2018 della centralina Arpav posta sull'isola all'altezza della scuola Ugo Foscolo, vicina a un'area di produzione di vetro artistico

È stata pubblicata da Arpav la relazione conclusiva dell’ultimo monitoraggio dell’aria a Murano realizzato per tutto il 2018. L’attività è stata svolta con uno strumento portatile che misura l’aria, e ha interessato il Pm10 e i metalli. La centralina era collocata alla scuola elementare Ugo Foscolo, vicina a un’area di produzione di vetro artistico. Il dato più significativo riguarda il cadmio di cui sono stati registrati valori elevati: parametro associabile ai vicini impianti per la lavorazione del vetro. Si conferma quindi la criticità legata alle concentrazioni di questo metallo già emersa nelle precedenti indagini di Arpav effettuate dal 2009 al 2017.

Polveri sottili

Durante la campagna di monitoraggio la concentrazione di polveri Pm10 ha superato il valore limite giornaliero per la protezione della salute umana, pari a 50 µg/m3, da non superare per più di 35 volte all'anno, per 24 giorni su 341 complessivi di misura (7%). La media delle concentrazioni giornaliere di Pm10 è risultata pari a 29 µg/m3 (microgrammi metro cubo) inferiore al valore limite annuale di 40 µg/m3 e inferiore alle medie rilevate nello stesso periodo a Sacca Fisola, Rio Novo, Mestre - Parco Bissuola e Mestre - via Tagliamento.

Metalli

Le medie di arsenico, nichel e piombo sono risultate inferiori ai valori obiettivo o valore limite. Per arsenico e cadmio sono state calcolate le medie mensili dei campioni analizzati nel periodo gennaio - dicembre 2018. A questo proposito le medie del mese di agosto risultano inferiori a quelle degli altri mesi considerati, in particolare per il cadmio. Questo risultato può essere ricondotto alla chiusura per ferie delle attività per la produzione del vetro artistico presenti nell’intorno dell’area d’indagine. Si sottolinea la netta diminuzione del valori di arsenico rispetto agli anni dal 2009 al 2014, diminuzione già registrata nelle indagini del triennio 2015 - 2017.

Ricerca e sperimentazione

«Vedere ancora valori elevati di cadmio rilevati dalle centraline Arpav non è positivo considerando che la Ue ha bandito questa sostanza gia dal 2018 - commenta Michele Pettenò della Filctem Cgil Venezia -. Questo sta a significare che ci sono aziende che ancora lo usano e probabilmente sono aziende che producono per poi rimettere nel mercato prodotti non conformi creando ulteriore concorrenza sleale. Servono pene più severe per chi viene scoperto, ma sopratutto per garantire e per far comprendere a chi lavora e produce a Murano che la legalità non è semplicemnte un termine ma qualcosa da difendere ed estendere. Ineccepibile la difesa della salute e dell'ambiente, come prescritto dall'Unione europea che vieta la sostanza usata per fare il vetro colorato, ma allora si sostengano ricerca e sperimentazione, temi che abbiamo sempre proposto e incentivato senza mai ricevere grandi manifestazioni di interesse».

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