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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Sicurezza sul lavoro: "Nove milioni per 30 nuovi tecnici Spisal. Cgil: "Strada ancora lunga"

Il piano firmato martedì da Regione, Ispettorato del lavoro, Inail, vigili del fuoco, Ance, Anci e Upi, sindacati (Cgil, Cisl e Uil), associazioni datoriali e centrali della cooperazione

Piano strategico 2018-2020 regionale sulla salute e sicurezza sul lavoro. Martedì la sigla a palazzo Balbi. "Nove milioni e mezzo di euro per assumere 30 tecnici, intensificare i controlli e potenziare la formazione", scrive la Regione. Cgil Veneto: "È il primo miglio di una strada ancora lunga e tutta da percorrere".

Il percorso

"Una strada che vogliamo percorrere fino in fondo - scrive Christian Ferrari, segretario regionale Cgil -, non solo nel confronto con le istituzioni, ma nella dialettica con le parti datoriali, cui spetta ora assumersi le proprie responsabilità. Il rilancio di una vera strategia per la salute e sicurezza nella nostra regione non potrà infatti dirsi completo sino a quando anche le parti datoriali non assumeranno impegni seri e precisi sul fronte degli investimenti, dei modelli organizzativi, del lavoro sicuro e di qualità, considerando la salute di chi lavora una condizione della produzione che non ammette deroga alcuna".

Le parti datoriali

"Questo aspetto fondamentale oggi ancora manca - dice Ferrarri -. Ed è per questo che abbiamo chiesto e ottenuto dal presidente della Regione, Luca Zaia, di farsi promotore e garante affinché il primo compito del comitato di coordinamento regionale per la sicurezza sul lavoro – il tavolo permanente che dovrà attuare e monitorare l’applicazione del piano strategico – sia la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra le parti sociali, che abbia al centro questi obiettivi e che assuma coerenti impegni in questa direzione da parte delle associazioni datoriali, a cominciare da Confindustria"

Anno terribile

“In un 2018 terribile – che ha consegnato alla nostra Regione l’inaccettabile primato in Italia per morti sul lavoro – quella di oggi rappresenta una giornata positiva - afferma il segretario generale Cgil Veneto -: il piano strategico firmato costituisce un primo risultato per il mondo del lavoro veneto, reso possibile innanzitutto dalle lavoratrici e dai lavoratori. Con la loro mobilitazione di questi mesi, con gli scioperi, con la grande manifestazione unitaria di Padova hanno portato l’emergenza “salute e sicurezza sul lavoro” dalle pagine di cronaca nera dei quotidiani, al centro dell’agenda politica ed economica regionale. Il nostro pensiero va prima di tutto ai familiari delle oltre 40 vittime che, dall'inizio dell'anno, hanno perso la vita nei luoghi di lavoro della nostra regione".

Nuovi operatori

Trenta operatori in più da assumere quest’anno negli Spisal per rafforzare il lavoro di prevenzione e aumento dei controlli ispettivi nelle aziende del Veneto (almeno 400 in più all’anno rispetto al 2017): sono i primi due impegni immediati per la salute e la sicurezza del lavoro assunti con il piano strategico regionale 2018-2020, per prevenire infortuni e malattie professionali in Veneto. 

Il piano è stato firmato da Regione, Ispettorato interregionale del lavoro, Inail, Vigili del Fuoco, Ance, Anci e Upi, sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil), associazioni datoriali (Casartigiani, Cia,  Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato Imprese, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Confimi Industria, Confprofessioni) e centrali della cooperazione (Confcooperative e Legacoop), a poco più di due mesi dal tragico incidente nelle Acciaierie venete di Padova, quando la rottura di un gancio provocò la caduta di una siviera di acciaio bollente ustionando 4 lavoratori, di cui uno deceduto. 

Fare squadra

Il tavolo è stato convocato da parte del presidente della Regione, Luca Zaia, per la sicurezza del lavoro e la messa a punto, in due mesi di stretto confronto tra tutte le parti in causa e con la collaborazione anche di Arpav e Inps, di un piano strategico per consolidare e migliorare le attività di prevenzione, vigilanza e tutela per la salute e la sicurezza dei lavoratori. “Questo sarà il nostro businessplan per la sicurezza nel mondo del lavoro – ha sottolineato il presidente Zaia –. Ancora una volta il Veneto fa squadra e si candida a laboratorio nazionale: grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, e in particolare dei sindacati che per primi hanno posto l’urgenza della problematica, puntiamo a tenere accesi i riflettori sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, creando un effetto endemico, che dovrà estendersi anche a livello nazionale” . 

Risorse umane

“Il piano strategico – ha affermato Zaia - è un documento operativo, che indica chi fa che cosa. Prevede otto aree di intervento, nelle quali sviluppare azioni a breve e medio periodo, in collaborazione con tutti gli enti e le categorie preposti, finanziate con 9,5 milioni di euro proventi delle sanzioni comminate alle imprese nel quadriennio 2013-2016. Queste le aree di intervento: Risorse umane.  L’Azienda Zero provvederà entro il 2018 a bandire un concorso unico regionale per 30 tecnici della prevenzione per rafforzare gli Spisal delle nove Ulss territoriali del Veneto, che attualmente contano 260 dipendenti in organico, di cui la metà tecnici della prevenzione. Il pieno prevede la definizione della dotazione organica standard del sistema dei servizi di prevenzione e vigilanza, e il finanziamento dei corsi universitari per la formazione di medici del lavoro e altre figure professionali della prevenzione. 

Controlli sulle imprese 

L’obiettivo è incrementare di 400 aziende l’anno (1200 nel triennio) il numero di controlli raggiunto nel 2017 (circa 13 mila aziende interessate), privilegiando le realtà più a rischio e le aziende che sinora non sono state oggetto di attività ispettiva. Il sistema degli Spisal intensificherà la collaborazione con l’Ispettorato interregionale del Lavoro per condividere informazioni e modalità di vigilanza. Inoltre sono previste azioni di rinforzo nei confronti delle stazioni appaltanti per la sicurezza nei bandi.

Conoscenza dei fenomeni 

Entro il 2020 le banche dati dovranno essere condivise tra Regione e istituti di vigilanza e verranno sperimentate di nuove modalità di raccolta e di analisi dei mancati infortuni. Omogeneità, qualità ed efficacia degli interventi. Alle imprese che pongono quesiti ai singoli sportelli informativi dovranno essere fornite risposte standard e omogenee nell’interpretazione delle norme. L’obiettivo è raggiungere procedure condivise e un sistema informativo regionale efficace.

Formazione 

Il piano strategico finanzia un piano formativo per gli operatori pubblici e privati della salute e della sicurezza dei lavoratori, in collaborazione con la Fondazione Scuola di sanità pubblica. Investimenti nella formazione saranno fatti anche nella scuola, nei percorsi di alternanza scuola-lavoro e con gli enti bilaterali delle categorie economiche.

Semplificazione 

Entro l’anno sarà avviato il sistema di trasmissione telematica delle comunicazioni obbligatorie di apertura cantiere e dei piani di lavoro amianto, al fine di alleggerire gli oneri burocratici per le aziende e di facilitare e coordinare l’attività ispettiva. Entro il 2020 dovrà essere possibile per le aziende il pagamento telematico delle sanzioni comminate dagli Spisal per eventuali violazioni. La gestione amministrativa centralizzata agevolerà il sistema degli Spisal e l’ottimizzazione delle risorse.

Collaborazioni

Si potenziano lo scambio di informazioni e la collaborazione con tutti i soggetti aziendali tenuti alla prevenzione. Tra le prime iniziative in cantiere, l’aumento della vigilanza e del contrasto agli abusi nei tirocini e un servizio specifico in collaborazione con l’Inail per garantire ai lavoratori vittime di infortuni una possibilità di ricollocamento lavorativo.

Comunicazione 

Nel sito istituzionale della Regione Veneto ci sarà una piattaforma per informare le aziende e i lavoratori su dati epidemiologici, obblighi di legge, eventi in materia di sicurezza del lavoro. Verrà anche promossa una campagna di sensibilizzazione nelle scuole per promuovere e diffondere la cultura della sicurezza tra i più giovani. Azioni e obiettivi del piano 2018-2020 saranno costantemente monitorati e sottoposti a revisione annuale dal Comitato regionale di coordinamento, che riunisce tutti i soggetti istituzionali, sociali e datoriali coinvolti nella tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
 

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