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La sindaco Nesto scrive al premier Conte: «La fase 2 va rivista, rischiamo una crisi grave»

Richiesto il riavvio del lavoro dell'imprenditoria e delle strutture ricettive, settore principale dell'economia di Cavallino-Treporti

È forte la preoccupazione del sindaco di Cavallino-Treporti, Roberta Nesto, dopo le dichiarazioni del presidente del Consiglio sull'inizio della fase due e la ripresa economica e sociale del paese dopo l'emergenza coronavirus. Il sindaco ha deciso di inviare una lettera al premier Conte manifestando la volontà di far ripartire il lavoro e l’economia in tempi più brevi ed evitare di innescare una crisi economica e sociale fortissima. È la stessa preoccupazione di tutte le località della costa veneta, e in generale dei luoghi che vivono di turismo: Nesto ritene fondamentale riavviare l'imprenditoria e le strutture ricettive che, da sole, solo a Cavallino, ogni anno impegnano oltre 2 mila addetti nel lavoro stagionale e annuale e che raddoppiano considerando l’indotto.

«L’emergenza sanitaria e la fase uno è stata gestita in modo efficace al fine del contenimento della diffusione del virus Covid-19 e i dati dimostrano che la scelta fatta sta dando risultati. Oggi però non possiamo dimenticare che, a causa del Coronavirus, molte imprese, molte attività, molti lavoratori e molte famiglie non hanno reddito, hanno finito la Naspi, ma continuano a sostenere importanti spese. Ritengo sia importante rivedere le riaperture». 

Sono queste le parole di Roberta Nesto che ha, inoltre, chiesto ai colleghi dei G20 un incontro urgente per una condivisione di intenti proponendo un incontro anche con il premier Conte e il governo per condividere i problemi che i sindaci del comparto balneare dovranno affrontare se la stagione tarderà a partire. Sul tema saranno coinvolti anche la Regione Veneto, che è sempre stata al fianco dell’imprenditoria e dei lavoratori, e i sindaci della costa con i quali è già stato avviato un percorso per affrontare le tematiche legate al coronavirus.

«La preoccupazione è grande: il prossimo inverno i miei cittadini, se non sono messi nelle condizioni di lavorare, di produrre reddito, di far ripartire l'economia, che già subirà una fortissima contrazione dovuta alla mancanza di turismo straniero, non avranno i soldi per mangiare, pagare le utenze, le tasse e i testi scolastici dei figli - conclude il sindaco -. Dobbiamo ripartire, dobbiamo riaprire. Cavallino-Treporti è pronta. Auspico che il governo ascolti le nostre richieste».

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