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Ticket a 3 euro fino a fine anno, ztl per le auto: come funzionerà il contributo di accesso

Fase transitoria per alcuni mesi, il tariffario finale sarà attivo dal 2020 e prevede un prezzo base di 6 euro. Delibera presentata oggi, l'iter prosegue con la discussione nelle commissioni e il passaggio in Consiglio. Brugnaro: «Si parte a maggio»

Contributo di 3 euro fino a fine anno per tutti coloro cui spetta il pagamento. Poi, dal 2020, sarà operativo il tariffario definitivo, che prevede un ticket base da 6 euro e, a salire, 8 euro nelle giornate da bollino rosso e 10 in quelle da bollino nero, scendendo a 3 euro nei giorni di afflusso scarso. Sono esclusi i residenti a Venezia, quelli della città metropolitana e quelli della regione Veneto, ma anche lavoratori, studenti e familiari dei residenti. Oltre, naturalmente, ai turisti che alloggiano in città e che quindi pagano la relativa tassa di soggiorno. Multe da 100 a 450 euro sono previste per chi non rispetta le regole. In contemporanea entra in funzione la zona a traffico limitato tra il ponte della Libertà e piazzale Roma: lo scopo è limitare l'afflusso delle automobili private, che non sono considerate "vettori" e quindi non sono contemplate dal testo della legge.

VIDEO: Brugnaro presenta le delibere

Ticket da maggio

La tassa di sbarco per Venezia è pronta: l'amministrazione del sindaco Luigi Brugnaro, al termine della riunione di giunta, ha presentato oggi la proposta di delibera sul "regolamento per l'istituzione e la disciplina del contributo di accesso". A spiegarne i dettagli sono stati il primo cittadino, l'assessore al Bilancio Michele Zuin e l'avvocato Francesco Gianni, rappresentante dello studio legale Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners che nelle ultime settimane ha lavorato alla stesura delle delibere. Ora, prima dell'approvazione definitiva, il documento dovrà passare in commissione e in Consiglio comunale (entro il 26 febbraio) per le relative discussioni. Se tutto prosegue senza intoppi, il contributo di accesso inizierà a essere applicato dall'1 maggio. Paga chi accedere tramite un "vettore", ovvero qualunque soggetto che svolge servizio di trasporto di persone a fini commerciali: compagnie di navigazione (comprese quelle da crociera), treni, autobus, mezzi non di linea (pullman, noleggio con conducente, taxi, lancioni granturismo), aerei che atterrano al Nicelli del Lido.

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Gestione e prenotazioni

Il grande obiettivo, come ha ricordato il sindaco, è arrivare nel 2022 ad una gestione completa dei flussi turistici, ovvero alla «prenotabilità degli arrivi e alla loro previsione». «Solo così riusciremo a contare il numero delle persone che frequentano Venezia - ha detto -. Non sarà impedito a nessuno l'accesso, ma sarà più complicato per chi non prenota. Intendiamo garantire una migliore vivibilità ai cittadini, soprattutto ai residenti: è un lavoro per combattere lo spopolamento, una proposta concreta come finora non ce ne sono state». Si tratta di due delibere distinte, una dedicata appunto al cda (contributo di accesso) e l'altra alla ztl sul modello dell'area C di Milano, con la collocazione di telecamere all'inizio del ponte della Libertà. «Sono delibere quadro - ha detto Brugnaro - Una volta chiariti i periodi di maggiore e minore afflusso, la giunta potrà elaborare i singoli provvedimenti di applicazione, correggendo eventuali errori. Abbiamo deciso di introdurre la norma in modalità transitoria, quindi per tutto il 2019 applicheremo una riduzione di 3 euro a tutti. Nei prossimi anni intendiamo arrivare alla messa a punto di un sistema informatico e di una carta unica con tutti i servizi».

Tutte le esenzioni

Oltre alle esclusioni, previste per legge, ci saranno esenzioni per una serie di categorie: i soggiornanti che pagano la tassa di soggiorno; residenti in provincia e nel Veneto; titolari di tessera Venezia Unica abilitata alla navigazione; bambini sotto i 6 anni; disabili gravi e accompagnatori; degenti in strutture sanitarie o pazienti che seguono terapie; soggetti che partecipano a competizioni sportive; forze dell'ordine, vigili del fuoco, volontari; conviventi e parenti (fino al terzo grado) di residenti. La giunta, infine, sta lavorando per aggiungere in futuro ulteriori esenzioni per chi è nato a Venezia e per chi arriva a bordo di pullman turistici cui spetta già il pagamento della relativa ztl. Chi è escluso o esente dal pagamento del contributo potrà emettere una autocertificazione, sapendo che in caso di dichiarazioni mendaci, oltre alle sanzioni amministrative, si rischiano conseguenze penali.

Verifiche "light"

Per quanto riguarda le verifiche, il primo cittadino ha parlato di un sistema «light»: «Faremo controlli successivi, non invasivi - ha detto - con modalità che saranno stabilite con apposite delibere di giunta. Non abbiamo intenzione di militarizzare la città». Per l'amministrazione è importante che tutto il mondo capisca che il ticket è un modo per contribuire alla salvaguardia di Venezia: «I soldi che ricaveremo saranno impiegati, in modo trasparente, in tre direzioni: per calare i costi che oggi gravano su imprese e cittadini; per effettuare opere di manutenzione a masegni rive, rii; e per garantire la sicurezza e la sorveglianza, anche tramite l'assunzione di altri vigili. Non sappiamo quanto denaro porterà questo provvedimento: non siamo qui per fare cassa, ma per rendere la città più vivibile».

Accordi con gli hotel della regione

Un capitolo specifico è dedicato alle riduzioni pensate per gli ospiti delle strutture ricettive situate al di fuori del comune di Venezia (e che quindi non pagano la tassa di soggiorno): dall'1 gennaio 2020 chi soggiornerà presso le strutture regionali, con esclusione di quelle adibite a locazione turistica, pagherà il contributo di accesso in misura percentuale in base ad apposite convenzioni tra il Comune di Venezia, le singole strutture ed i Comuni interessati. Contemporaneamento agli albergatori sarà chiesto di "istruire" gli ospiti sui comportamenti corretti da tenere in città.

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