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Critiche alla tassa di sbarco, Brugnaro difende il regolamento

Per gli albergatori di Jesolo, il ticket penalizza i turisti del litorale. Il Pd veneziano, invece, ipotizza che saranno i "non turisti" a rimetterci

Il contributo di sbarco per la città di Venezia è motivo di discordia e in queste ore, per una ragione o per l'altra, l'amministrazione sta ricevendo numerose critiche. Il Pd veneziano, pur ritenendo corretta l'idea di far contribuire i turisti alle spese della città, disapprova il regolamento perché «farraginoso e inapplicabile». Inoltre, secondo il Pd, la norma rischia di penalizzare certe categorie che vengono a Venezia per motivi non turistici: ad esempio ricercatori (non veneti) che collaborano con le università veneziane, o tanti tipi di soggetti (sempre non veneti) che arrivano saltuariamente per motivi di lavoro, o per fare acquisti, visitare i parenti, andare da un avvocato o un commercialista, partecipare a un convegno. «Invece - evidenziano i Dem - l'amministrazione si è affrettata a fare sconti ai turisti che soggiornano nelle strutture ricettive del Veneto. Di fronte a tutto questo abbiamo deciso di non partecipare al voto».

Brugnaro: «Un primo passo»

Il sindaco Luigi Brugnaro esprime invece soddisfazione: «È un regolamento unico al mondo ed è la prima volta che qualcuno osa fare qualcosa di così impattante rispetto all'utilizzo di una città. Aiuta Venezia nei costi, che sono di 30 milioni all'anno in più rispetto alle altre città solo per la pulizia del centro storico. In questo primo anno capiremo l'effettiva eseguibilità. Abbiamo preso il coraggio di iniziare da qualche parte, dopo che per 30 anni la politica ha solo parlato. In due o tre anni arriveremo al vero bilanciamento dell'operazione, alla riduzione del turismo in certe giornate per rendere la città più vivibile».

Jesolo

A lamentarsi sono anche gli operatori turistici jesolani, che chiedono di esentare i turisti che alloggiano sul litorale. «Si rischia di mettere in difficoltà il comparto - commenta la deputata Sara Moretto, capogruppo  Pd in commissione Turismo della Camera - Perché i turisti, anche quelli che già pagano la tassa di soggiorno nelle nostre spiagge, diventano bersaglio di un doppio balzello». Simile la posizione dell'associazione albergatori di Jesolo. Il presidente Alberto Maschio ricorda che «tra i turisti giornalieri che dovranno pagare ci sono anche i gruppi che soggiornano nelle nostre località e che poi raggiungono Venezia. Sono gruppi che contribuiscono a fare lavorare le nostre attività nei periodi di bassa stagione, che devono già pagare la Ztl (sono 4 euro a persona) e che si vedrebbero tassare anche di questo ticket». Il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, ha chiesto «agevolazioni, fino all’esenzione, per i turisti che soggiornano nella nostra località e che visitano Venezia. Il regolamento prevede una riduzione del 50% del contributo per turisti che soggiornano in strutture del Veneto: resto comunque fiducioso perché si tratta di una norma sperimentale e suscettibile di modifiche».

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