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Ora i mezzi possono essere riempiti al 50%: nuove regole per gli utenti

Si punta a ottimizzare gli spazi, riducendo le distanza ma imponendo ai passeggeri di non stare faccia a faccia. Resta l’obbligo di indossare la mascherina

Alcune novità per il trasporto pubblico sono state introdotte con l'ordinanza regionale approvata lunedì e messe in pratica a partire da martedì. Tra queste c'è l'aumento del limite massimo di capienza dei mezzi, che viene portato a circa il 50%, con diverse modalità sulla disposizione dei passeggeri: la Regione Veneto suggerisce di «ottimizzare gli spazi» e, «escludendo un posizionamento faccia a faccia, ridurre la distanza interpersonale di un metro con un maggiore indice di riempimento dei mezzi». In pratica, stando in fila indiana non è necessario rispettare la distanza di un metro. Resta, come sempre, l’obbligo di indossare una mascherina di protezione quando si è a bordo dei mezzi pubblici.

Vaporetti e bus

Le nuove disposizioni, secondo il Corriere del Veneto, permettono di far viaggiare un centinaio di persone nei vaporetti, una cinquantina nei bus e 80 circa nei tram, ma si tratta sempre di numeri indicativi: molto dipende anche da come si comportano gli utenti, che comunque sono sempre invitati a rispettare le regole, evitare assembramenti e tenere distanze adeguate, anche alle fermate. L'azienda Actv, per ora, ha dato indicazioni di limitare il numero di passeggeri ad un numero leggermente inferiore al 50% della capienza massima del mezzo.

Trasporti

Si è visto nei giorni scorsi che le amministrazioni comunali stanno lavorando per integrare il trasporto pubblico con quello privato, almeno finché resteranno questi limiti. A Venezia sono state acquistate biciclette per potenziare il servizio di bike sharing, attivate navette dai parcheggi della terraferma e fatti accordi con tassisti e gondolieri, ma anche con i proprietari dei park auto. L'ultimo riguarda la Venezia Terminal Passeggeri, che ha esteso l’accordo con l'Autorità portuale per l’utilizzo del Park 5 in Marittima: i pendolari avranno a disposizione 200 posti per raggiungere Venezia con il proprio mezzo ad una tariffa agevolata di 4 euro, dall'1 giugno (fino al 31 maggio è gratuito).

L'appello

Chiedono di controllare conti e impegno dell'Amministrazione veneziana sulla partecipata Avm Actv, in un appello al presidente del Consiglio Conte, Giovanni Leone, Renzo Scarpa, Vittorio Ravà, Marino Chiozzotto, Saverio Pastor, Jacopo Luxardi, Giorgio Suppiej, Giampietro Antonini, Paolo Cuman, Marco Zanetti, Andrea Rizzo, Giovanni Leone, Anna Scarpa, Emilio Vianello, Alessandro Mazzoleni, Penzo Tiziana, Giampaolo Gasperini, Maurizio Marchetto, Marco Sitran, Sandro Picchiolutto, Maria Rosa Vittadini, Andrea Barina, Alessandro Pugnalin e Gianni Trevisan. «Urge un’azione incisiva di controllo e di verifica che garantisca il corretto utilizzo delle risorse pubbliche erogate a vantaggio della città. La popolazione è preoccupata e mortificata. Si rimane attoniti nel constatare che mancati ricavi per servizi diversi da quello del trasporto pubblico e relativi a territori diversi, penalizzino così pesantemente il trasporto pubblico collettivo di Venezia, tanto da impedire ai nostri cittadini di spostarsi per le minime necessità quotidiane e imporre loro il rischio di contagio nelle lunghe attese agli approdi e nella permanenza in battelli e autobus sovraffollati». «Il GiraCittà, il servizio Alilaguna su una delle tratte principali: il collegamento all'aeroporto affidato a una spa. Infine la ripartenza del 18 maggio con il lancio dei servizi integrativi privati da parte di taxi e noleggi. La domanda è fino a che punto il trasporto pubblico interessi a questa Amministrazione», afferma Giovanni Leone.

Gli utili

«Nel 2019 Actv dichiarava 2 milioni di utile, adesso la proiezione a tutto il 2020 è di 108 milioni di deficit. sicuramente gli introiti derivanti dai biglietti turistici erano una colonna portante del bilancio, ma non si spiega un collasso del genere». La commissione di lunedì in Comune non ha fatto chiarezza. Di sicuro l'azienda che serve il capoluogo regionale riceve trasferimenti dalla Regione Veneto inferiori alle aziende delle altre città venete. «Diminuire i posti a sedere coi bolloni rossi e consentire alla gente di stiparsi di più non può essere definita soluzione - sottolinea Elena La Rocca, consigliera comunale del 5 Stelle – aspettiamo ancora una qualche azione da parte del sindaco».

La gara

Caronte&Tourist spa ha chiesto di rinviare i termini della gara per il servizio di trasporto pubblico Aeroporto-Venezia, (ora svolto da Alilaguna) la linea che collega lo scalo con il centro e il terminal crociere, «nell'interesse dei cittadini. Vogliamo fare una proposta all'altezza della città più bella del mondo - scrive l'ad Lorenzo Matacena -. Crediamo che un po' di tempo sia necessario anche all'amministrazione per riflettere sui termini del servizio, visto che dopo l'emergenza nulla sarà più come prima. Si potrebbe usare questo tempo per chiedere di più a noi privati: ad esempio un rapporto sussidiario con Actv. È doloroso vedere oggi i veneziani isolati e le corse ridotte con disagi immensi per la popolazione. Avremmo potuto soccorrere Avm come è giusto che un privato faccia quando il pubblico è in difficoltà garantendo standard di servizi alti ai cittadini. Con la gara congegnata come è adesso una attività del genere non è premiata».

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