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Soluzioni contro il collasso dei trasporti e le resse nei mezzi: le vie alternative della Filt Cgil

Rispondere alle trasformazioni in centro storico e terraferma: ripensare alle direttrici del traffico per i flussi turistici, i pendolari e i residenti. Il piano del sindacato per Venezia

Un futuro tutto da costruire ma di cui si possono già tracciare i punti principali, quello del Tpl (trasporto pubblico locale) a Venezia. Una risorsa che va rafforzata, diversificata e valorizzata secondo la Filt Cgil, che ha presentato un piano di interventi per rivoluzionare un servizio che, spiega: «Riteniamo debba essere la chiave di svolta per una crescita sociale del territorio».

Investimenti e flussi turistici

«Con una visione proiettata nel prossimo futuro il trasporto pubblico locale è leva per lo sviluppo della mobilità delle persone e nel contempo per ridurre gli effetti, già oggi insostenibili, prodotti dal traffico privato - scrive la categoria -.  Riteniamo che la scelta della proroga del contratto Actv-amministrazione fino al 2022 debba essere strategicamente finalizzata a un piano di sviluppo e non come sembra ora al proseguimento da parte dell'amministrazione comunale dell'utilizzo delle risorse dell'azienda come fosse il suo bancomat. Reinvestendo gli utili e trattenendo l’intero valore della tariffa ordinaria è possibile ridisegnare, alla luce delle nuove strutture alberghiere, una nuova viabilità con corsie preferenziali per il Tpl. A parità di tragitto, il mezzo pubblico deve arrivare, se non prima, in termini di tempo, al tempo stesso del mezzo privato, costando meno».

L'offerta

Indispensabile appare, specie in certi punti, «aumentare la frequenza delle corse e investire per un ammodernamento del parco mezzi, guardando al futuro e in particolar modo all'ambiente, cercando nuove direttrici per poter concorrere con bus turistici e i noleggi con conducente. Occorre potenziare i collegamenti fra aeroporto e stazione, integrare ferro e gomma in piazzale Favretti e in via Ulloa, e integrare bus e tram a San Giuliano, con mezzi ogni 5 minuti per piazzale Roma, spostando le aree di parcheggio e di interscambio mezzo privato-mezzo pubblico, dal centro cittadino - prosegue la sigla dei trasporti Cgil -. Si deve pensare a dei pacchetti viaggio, a delle convenzioni con gli alberghi, con i musei, con le compagnie aeree o addirittura anche con le stesse ferrovie».

Turismo e residenzialità

«Queste necessità sono determinate sicuramente dalla peculiarità di Venezia intesa come città turistica, dove il flusso di visitatori, e quindi la potenziale clientela, è in continuo aumento anche nell'area terrestre attorno ad essa - precisa Filt Cgil -. Testimonianza ne sono il continuo ampliamento dell'area aeroportuale, la crescita di strutture ospitanti (alberghi, b&b), il consolidamento di attività commerciali, la volontà politica di proseguire nella ricerca di un'area di approdo sicuro per le grandi navi da crociera. In questo potenziale quadro economico, politico, e sociale, lo sviluppo del trasporto pubblico avviene se si intercetta la nuova residenzialità turistica in continuo aumento, e le nuove residenzialità locali», sottolinea la categoria sindacale.

Navigazione

«Il governo dei flussi non può che ripartire dal ridisegno dei punti di accesso alla città, atti a decongestionare i terminal di piazzale Roma e Ferrovia ormai giunti al collasso, a causa della miopia della politica locale che in questi anni non è riuscita a individuare soluzioni efficaci ed efficienti per ovviare all'elevato impatto dei flussi turistici - afferma Filt -. È sotto gli occhi di tutti la disorganizzazione che quotidianamente vive la città, è evidente anche la totale modifica della residenzialità sia turistica che locale. Va disincentivato l’uso del mezzo privato migliorando il servizio pubblico e decongestionando il ponte della Libertà».

Ridisegnare le linee

«Per rispondere a questi cambiamenti è necessario ridisegnare completamente il servizio offerto. Per questo ribadiamo - dice il sindacato - che sia indispensabile la nascita di nuovi terminal terra-laguna a San Giuliano, Tessera e zona Vega, con la chiusura del Tronchetto ai bus turistici, trasferendo questi nei nuovi terminal. È utile una suddivisione dei flussi in centro storico con la creazione di due nuovi hub, San Basilio e Ponte Solesin, conseguentemente vanno ridisegnate le linee lagunari di navigazione e i collegamenti con le isole. Vanno potenziate le linee laguna nord-laguna sud e la linea 22 da Punta Sabbioni per le Fondamente Nuove, utile a snellire e decongestionare le linee 14 e15 che ogni giorno portano in centro storico turisti e pendolari. Va infine ripensato il servizio San Giuliano, Fondamente Nove, Tre Archi e Bacini».

Privato-pubblico

La Filt Cgil ha già chiesto alle autorità comunali l’apertura di un tavolo tra tutte le categorie che operano in navigazione per discutere, analizzare il tema annoso e mai risolto della viabilità e del forte traffico lungo le direttrici del canal Grande e del canale di Cannaregio - conclude la Filt Cgil -. Riteniamo che l'amministrazione debba costruire un piano di riorganizzazione del traffico acqueo, in cui il trasporto pubblico abbia la priorità e sia al centro delle esigenze del cittadino, e in cui anche l’operatore privato debba sottostare alle stesse regole di sicurezza».

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