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Martedì, 23 Aprile 2024

Trifoglio Rosa, nell'unione la forza: guarire dal tumore si può

Le donne operate al seno che pagaiando ritrovano il coraggio di lottare contro il cancro

Ritrovare la forza di prendere in mano la propria vita e lottare per tornare a galla. Afferrare un remo e condurre la barca nella direzione della guarigione. Ci vuole determinazione, forza e tanto coraggio. Loro lo sanno. Sono le donne del Trifoglio Rosa, operate di tumore al seno, che giovedì hanno portato la loro testimonianza alla Canottieri di Mestre, a San Giuliano. 

Anima e corpo

Hanno ripercorso i momenti più difficili della malattia trasmettendo la durezza della loro storie. E hanno raccontato di aver capito che per riprendere il controllo del dragonboat, e condurlo verso la direzione desiderata, sarebbero stato necessario unire le forze e pagaiare assieme, sostenendosi e spronandosi a vicenda. La voga diventa momento di socializzazione e sport che rafforza il fisico e la mente. Ed è utile per riprendere l’articolazione delle braccia e prevenire il linfedema dopo l’intervento al seno.

La squadra

Anche le istituzioni alla Canottieri di San Giuliano. Le donne del Trifoglio Rosa hanno accolto la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano e i rappresentanti della Casa di cura “Giovanni XXIII” di Monastier (Treviso). La squadra delle Trifoglio Rosa si è costituita nel 2012, è composta da 18 donne, tra i 40 e i 70 anni, che si allenano due volte alla settimana a punta San Giuliano e che, in questo periodo, si stanno preparando per il trofeo Porteo di Padova, il palio del Chiaretto di Bardolino, la Vogalonga, il trofeo Lilt a Treviso e il festival Dragonboat di Formia a giugno. Numerosi i successi già conseguiti, tra cui la medaglia di bronzo ai mondiali del 2016 a Mosca e la partecipazione ai mondiali per club nel 2017, che si sono svolti a Venezia.

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