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Tumore del pancreas, specialisti a Venezia contro una malattia in aumento

Colpisce più di 10 mila persone ogni anno in Italia ed è una delle più difficili da affrontare

Gli specialisti di chirurgia si riuniscono a Venezia, venerdì, al Civile di Venezia, per trattare i vari aspetti di una delle malattie più difficili da affontare: il tumore del pancreas. Il congresso organizzato proprio dalla Chirurgia del Civile è intitolato Adenocarcinoma pancreatico: la diagnostica e la terapia multidisciplinare. Il convegno inizierà alle 9, nella sala degli Angeli. L’evento è organizzato dal primario della Chirurgia del Civile, Roberto Merenda, con la collaborazione del dottor Claudio Bassi, primario all’Istituto del Pancreas dal Policlinico Borgo Roma di Verona, nel quadro delle proposte della Società Triveneta di Chirurgia.

Diffusione

«La sfida degli specialisti contro l’adenocarcinoma del pancreas – spiega il primario Roberto Merenda – è una delle più complesse. La diffusione di questo tumore, che colpisce più di 10 mila persone ogni anno in Italia, è in costante aumento. È un male tipico dell’età avanzata, e dunque si diffonde con sempre maggior incidenza in una società, come quella dei Paesi Occidentali, in cui cresce continuamente la fascia di popolazione anziana.

Progressi

I chirurghi riuniti al Civile cercheranno, per evidenziarli, i segnali positivi e i progressi nel loro lavoro di specialisti: «Ci aspettiamo progressi importanti dalle terapie oncologiche – sottolinea Merenda – che sembrano essere pronte per un balzo in avanti nella loro efficacia; ma intanto la terapia chirurgica, un tempo gravata da un tasso di mortalità proibitivo, è ora sicuramente più efficace anche se pur sempre gravata della sua dose di pericolosità e di invasività. In questo scenario, fanno la differenza le mutate strategie terapeutiche e gli spunti di chirurgia mini-invasiva grazie all’affermarsi, per alcuni casi selezionati, della laparoscopia e della robotica».

Accompagnamento

Gli specialisti riuniti a Venezia affronteranno anche il tema dell’accompagnamento del paziente: «Per la pericolosità dell’adenocarcinoma del pancreas, che difficilmente viene diagnosticato per tempo – sottolinea il primario –, spesso l’obiettivo non è quello della potenziale guarigione, ma piuttosto quello della qualità di vita a fronte di un tumore inoperabile o solo potenzialmente operabile. Da qui la necessità quindi di parlare di terapie palliative, chirurgiche e non, che purtroppo sono comunque frequentemente necessari».

«Venezia è ancora una volta – sottolinea il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben – il luogo dell’incontro di specialisti di branche mediche diverse. I quali, anche affrontando singole patologie, si sforzano di individuare e condividere percorsi utili al paziente: integrazione e multidisciplinarietà sono parole d’ordine».

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