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«Canale della Giudecca luogo d'interesse storico», Musolino non ci sta: «Non si pregiudichi la vita del porto»

L'annuncio arriva direttamente dal ministro dei Beni e delle attività culturali Alberto Bonisoli. Musolino chiede un faccia a faccia con i ministri

Focus del governo sulla tutela di Venezia e dei suoi canali. È di martedì un lungo post pubblicato su facebook dal ministro dei Beni e delle attività culturali Alberto Bonisoli: «Venezia è unica, - scrive - una città di inestimabile valore, patrimonio per l’intera umanità che merita di essere difesa, protetta, tutelata, per poterla trasmettere intatta alle future generazioni. Mi chiedo se alcune scelte fatte in passato siano coerenti con questo principio, così come mi chiedo se oggi ci sia un giusto bilanciamento fra esigenze di natura economica e la necessità di proteggere questo stupendo ma fragile tesoro. Il passaggio delle grandi navi da crociera vicino, troppo vicino a monumenti di grande prestigio storico e artistico, è uno dei temi che occorre, finalmente, affrontare per migliorare la tutela di Venezia».

Tutela dei canali

Il governo, stando alle parole del ministro, ha deciso di rafforzare il grado di salvaguardia della città. «La Soprintenza di Venezia - ha continuato - sta avviando il processo che porterà al riconoscimento dell'interesse storico-artistico delle vie d’acqua urbane, ed in particolare del Canale della Giudecca, dove oggi transitano navi di grande dimensioni, più grandi del Titanic. È un provvedimento innovativo, che permetterà di poter avviare in futuro, lavorando insieme alle strutture degli altri ministeri coinvolti, ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, una nuova fase di gestione delle vie d’acqua veneziane, per una tutela dell’intera città più efficace e rispettosa dell’ambiente e del patrimonio».

Non si è fatta attendere la risposta del presidente dell'Autorità portuale di Venezia, Pino Musolino, che ha espresso perplessità per la proposta di Bonisoli, ma ancor di più per il fatto che il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli si sia dimostrato favorevole all'evenienza: «In una democrazia che possa definirsi autentica ed efficiente - ha sottolineato Musolino - il dialogo inter-istituzionale è fondamentale e non si fa policy solo sui social media. Quel bilanciamento fra ambiente e porto cui il ministro si riferisce viene praticato ogni giorno dall'autorità di sistema portuale».

«Non si metta a repentaglio la vita del porto»

«Rinnovo la mia piena disponibilità - ha continuato Musolino - per attivare un dialogo diretto nelle sedi istituzionali sul futuro di Venezia e del suo porto. Sarebbe l’occasione per illustrare il lavoro fatto in questi anni e per chiarire, fuor di retorica, che il settore crociere in particolare e il porto commerciale in generale, danno lavoro ad oltre 18000 padri e madri di famiglia e che le attività portuali valgono ben più del 20% della ricchezza totale della area metropolitana. Da cittadino prima e da amministratore pubblico poi, non voglio e non posso pensare di mettere in atto soluzioni che pregiudichino la vita del porto e che mettano a repentaglio l'occupazione presente e futura. Questo il vero ruolo che svolgiamo al servizio dei nostri concittadini. Fare porto a Venezia in maniera sostenibile, innovando, sviluppando e allo stesso tempo preservando e tutelando l’ambiente e la città è non solo possibile, ma la cifra del nostro lavoro quotidiano».

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