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Anche il Lido di Venezia entra nella rete che riunisce le spiagge venete

Il brand "Venice Sands" potenzia la promozione delle località balneari: è stato pubblicizzato alle fiere internazionali e negli aeroporti europei. Caner: «Puntiamo ai finanziamenti UE e ad integrare le spiagge del Friuli Venezia Giulia»

Con l'adesione del Consorzio Venezia e il suo Lido, il progetto Venice Sands si completa e arriva a rappresentare tutte le realtà turistico-balneari della costa veneta, un insieme di destinazioni che totalizza 25 milioni di presenze all'anno. Nato nel 2017 - inizialmente dall'accordo tra i consorzi di Bibione, Caorle e Jesolo assieme ad Atvo, poi anche con Eraclea, Cavallino-Treporti, Chioggia-Sottomarina e Isolaverde - il progetto ha l'obiettivo di valorizzare le peculiarità e le eccellenze del territorio promuovendo progetti di promozione turistica, in Italia e all'estero, in modo unitario.

In due anni - hanno spiegato i promotori dell'iniziativa - sono stati distribuiti in varie fiere nel nostro Paese e all'estero circa 40mila kit di materiale promozionale e il brand "Venice sands - Le spiagge di Venezia" ha raggiunto 450mila visitatori nel 2018 e 666mila nel 2019, il 48% in più rispetto all'anno precedente. L'azione di promozione turistica è stata veicolata anche attraverso i giornali, raggiungendo potenzialmente oltre 6 milioni di persone, cui si aggiungono, grazie ad un'operazione congiunta con la Regione Veneto, gli oltre 11 milioni di passeggeri transitati negli aeroporti di Monaco di Baviera, Copenhagen e Francoforte e i visitatori dei siti e dei canali social dedicati.

L'adesione di Venezia è stata illustrata dal prosindaco del Lido, Paolo Romor, assieme all'assessore Michele Zuin, al vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin, all'assessore veneto al Turismo, Federico Caner, e ai presidenti dei consorzi e i rappresentanti dei partner aderenti. «Abbiamo aderito - ha detto Zuin - utilizzando sia il consorzio Venezia e il suo Lido che due nostre aziende partecipate, Vela Spa e Venezia Spiagge Spa, perché crediamo nel valore di fare squadra anche rispetto alla promozione delle nostre spiagge». Per Romor si tratta di una «opportunità che non avremmo potuto cogliere da soli e che permetterà di valorizzare le peculiarità caratteristiche e le vocazioni turistiche particolari di ogni singola località, dall'accoglienza dedicata alle famiglie a quella più rivolta ai giovani e al divertimento, dalle proposte alla scoperta dell'ambiente naturale a quelle di tipo culturale, in modo da offrire un ventaglio il più ampio possibile agli ospiti e permettere di scegliere la vacanza che più si adatta alle loro esigenze».

Per Caner, «quello di Venice Sands è un progetto in linea con quanto la Regione vuole fare, ovvero progetti di rete. Tutti devono essere convinti che, per essere competitivi a livello internazionale, bisogna lavorare uniti. E per il futuro cercheremo di integrare anche il Friuli Venezia Giulia, per presentarci, a livello internazionale, con un unico brand che lega tutta la costa dell’Alto Adriatico».

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