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A Venezia primato nella differenziata. E il 95% dei rifiuti viene trasformato

Lo dice il bilancio di sostenibilità di Veritas, in cui è riepilogata anche la situazione della rete idrica

È online il nuovo bilancio di sostenibilità di Veritas. È redatto in collaborazione tra cinque aziende che fanno parte di Viveracqua, che è il consorzio che riunisce i gestori veneti del servizio idrico: oltre a Veritas ne fanno parte Ats di Montebelluna, Bim-Gsp di Belluno, Livenza Alto Tagliamento di Portogruaro e Viacqua di Vicenza. Il documento misura i risultati raggiunti e gli impatti economici, ambientali e sociali generati. Tra i dati principali ci sono quelli relativi alla raccolta dei rifiuti: per il secondo anno consecutivo, Venezia è la prima Città metropolitana per differenziata (68,5%, 20 punti sopra la media nazionale) e il primo tra i Comuni italiani con oltre 200mila abitanti (57,8%, 15 punti in più della media italiana).

Gestione dei rifiuti

Dati positivi, che devono essere incrociati con quelli dell’effettivo riciclo degli scarti raccolti: Veritas, infatti, ha certificato tutte le filiere e questo consente di seguire ogni passaggio e conoscere l’esatta percentuale di materiali effettivamente riciclati. C'è anche il tema del trattamento dei rifiuti: «Da anni Veritas non utilizza discariche - si legge in una nota diffusa dall'azienda - e il 95% dei rifiuti raccolti è riciclato o trasformato in materie prime seconde. Inoltre, il percorso di 530mila tonnellate di materiali differenziati è ogni anno tracciato e certificato in una filiera del riciclo». Il rifiuto secco - che quindi non può essere riciclato - è trasformato negli impianti di Fusina in Css (combustibile solido secondario) e poi utilizzato per produrre energia elettrica nella vicina centrale termoelettrica dell’Enel, Andrea Palladio.

La rete idrica

Veritas distribuisce ogni anno 81 milioni di metri cubi di acqua potabile attraverso l’acquedotto civile, mediante 5.360 chilometri di rete idrica (5.714 con quella di adduzione); 4 milioni di metri cubi di acqua grezza con l’acquedotto industriale; tratta 87 milioni di metri cubi di acque reflue con 2.760 chilometri di rete fognaria. La tariffa del servizio idrico copre i costi di gestione dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. Serve inoltre per finanziare la manutenzione di reti e impianti e per assicurare gli investimenti: nel 2017 ne sono stati effettuati per un valore totale di 20 milioni di euro (8 per l’acquedotto, 5 per la fognatura e 6,5 per la depurazione). «La tariffa media attualmente applicata - conclude l'azienda - è calcolata dal Consiglio di Bacino Laguna di Venezia ed è una tra le più basse del Veneto e d’Italia».

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