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Volantini contro il patriarca, scatta la solidarietà di Confindustria

La lettera di Marinese: «Eccellenza, la nostra realtà porta i valori insiti nella dottrina della Chiesa della quale lei è un illuminato studioso e contributore»

La vicenda dei volantini apparsi a Venezia contro il patriarca Francesco Moraglia, la settimana scorsa, ha fatto scattare la solidarietà delle istituzioni, oltre alle indagini delle forze dell'ordine. Dopo la vicinanza espressa dal sindaco Luigi Brugnaro e dal governatore della Regione Luca Zaia, il presidente di Confindustria Venezia Rovigo Vincenzo Marinese ha scritto a sua eccellenza per dimostrare la vicinanza propria e dell’associazione.

La solidarietà del mondo industriale

«Illustre eccellenza - scrive Marinese - gli spregevoli fatti dei giorni scorsi non possono non indurmi a scrivere per manifestarle la totale solidarietà del mondo industriale che rappresento. Come le è noto, la nostra realtà è fatta da piccole e medie imprese, all'interno delle quali operano gli imprenditori con le loro famiglie a fianco dei tanti lavoratori. Il clima di solidarietà e condivisione esistente è portatore di valori insiti nella dottrina sociale della Chiesa della quale lei è un illuminato studioso e contributore. Ed è proprio ispirandomi anche ai suoi alti insegnamenti che ho improntato, fin dall’inizio, la mia opera all'interno di Confindustria. Ho sempre guardato a lei come ad un preciso punto di riferimento, un faro che è servito ad indicarmi la posizione, una luce che mi ha illuminato la via. Tutto questo per farle sentire quanto mai vicina la mia persona e l'intera famiglia di Confindustria. Confido di rivederla presto, nel mentre, invocando la sua benedizione, la saluto cordialmente».

Le indagini

A garantire un supporto alle forze dell'ordine nell'individuazione del responsabile delle affissioni nelle mura della città, le telecamere, che avrebbero permesso di identificare un uomo, venerdì, che verrà sentito dai carabinieri. I manifesti contenevano pesanti accuse nei confronti di alcuni sacerdoti di Venezia, con tanto di nomi e cognomi, e verso il patriarca Francesco Moraglia.

La denuncia

La persona immortalata dagli occhi elettronici potrebbe essere una di quelle che tra mercoledì e giovedì hanno affisso i volantini sulla porta della chiesa di San Zulian e nelle vicinanze, in centro storico. «Gettare pesanti accuse sull’operato del nostro patriarca Francesco Moraglia mascherandosi dietro l’anonimato di infamanti volantini appesi selvaggiamente a deturpare la bellezza di Venezia, è uno dei gesti più vigliacchi che si possano compiere», ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Nei volantini si parla di omosessualità e di pedofilia e sono presenti anche accuse rivolte al patriarca, che da subito aveva condannato il gesto. Venerdì è scattata la denuncia ai carabinieri della compagnia di Venezia da parte della curia. La procura con ogni probabilità aprirà un'inchiesta. Intanto i militari hanno acquisito nuove immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della zona per procedere con l'identificazione di eventuali altre persone coinvolte.

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