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A Venezia un esercito di 10mila volontari, il progetto di una «Consulta per i giovani»

Celebrata la 33esima giornata internazionale del volontariato dedicata alla nuove generazioni

Solo l’11 per cento degli italiani, con un’età compresa tra i 18 e i 29 anni, si dedica abitualmente al volontariato. A nordest sono il 14,2 per cento e, tra i settori in cui maggiormente si impegnano ci sono quello ricreativo culturale (16,4 per cento), lo sport (14) e il sociale (12). Sono i dati che emergono dallo studio «Giovani 2018» della Fondazione Toniolo alla 33esima giornata internazionale del volontariato, indetta dall’Onu, che quest’anno a Venezia è stata dedicata dalle nuove generazioni. 

Una «Consulta per i giovani»

Mercoledì, in occasione della celebrazione, in tanti si sono riusciti per un evento organizzato dal Centro di servizio per il volontariato di Venezia all’Auditorium di via Forte Marghera, dove è stato lanciato il nuovo progetto di una «Consulta per i giovani» per far conoscere ai ragazzi le realtà del terzo settore, la varietà delle attività e le potenzialità in ottica formativa ma anche professionale. «Ai giovani che scoprono la bellezza e la passione dell’impegno - ha detto don Luigi Ciotti -, dobbiamo dire che il volontariato, prima che un’espressione di solidarietà, è una parte strutturale della cittadinanza. Cittadino e volontario dovrebbero essere sinonimi, e solo quando lo diventano una società è in grado di garantire la giustizia sociale, cioè la libertà e la dignità di ogni persona».

Il terzo settore

All’appuntamento erano presenti, insieme a una delegazione dei volontari delle cinquecento associazioni del territorio rappresentate dal Csv, un centinaio di studenti in rappresentanza delle scuole veneziane che fanno parte del progetto Con-Tatto.  Ragazzi già sensibili alle tematiche del volontariato e dai quali partire in un nuovo percorso che vedrà il Csv pronto a recepire e supportare le proposte che più possono essere coinvolgenti per i giovani della città metropolitana di Venezia.«Con la Consulta dei giovani vogliamo avvicinare i ragazzi al mondo del terzo settore che spazia in tanti ambiti che toccano la nostra quotidianità – ha spiegato il presidente del Csv di Venezia Giorgio Bonet -. Il volontariato non serve solo a chi riceve ma anche a chi lo fa, proprio perché è altamente formativo».  Il terzo settore sta cambiando e sempre più, in questo processo di sviluppo, può incrociare anche opportunità di tipo lavorativo, come nel caso delle cooperative e delle imprese sociali. «Vogliamo che i ragazzi scoprano e si impadroniscano, a seconda dei loro interessi, della ricca varietà del terzo settore e del volontariato del loro territorio - ha aggiunto Bonet -. A questo proposito il Csv di Venezia ha voluto predisporre e distribuire a tutti gli studenti presenti un questionario che ci permetterà di cogliere i necessari spunti per le azioni future che intendiamo promuovere». In tutto, solo per quanto riguarda le associazioni assistite dal Csv di Venezia, si conta un esercito di oltre diecimila volontari veneziani. All’evento hanno partecipato l’assessore alla coesione sociale di Venezia Simone Venturini, il sindaco di San Donà Andrea Cereser, il vicesindaco di Meolo Moira De Luigi, il vice presidente Coge Vincenzo Riboni e il direttore dell’Usl 3 Serenissima Gianfranco Pozzobon. 

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