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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Indipendenza Noi Veneto: «Da Zaia terrorismo mediatico: responsabile delle conseguenze»

A parlare il portavoce e vicepresidente Roberto Agirmo che chiede spiegazioni sui numeri e sullo stato attuale della situazione invitando ad analizzare le conseguenze di questo «clima di terrore»

A seguito delle dichiarazioni di Zaia arriva la replica di Roberto Agirmo, vicepresidente e portavoce di Indipendenza Noi Veneto.

«Ci risiamo: dopo 130 giorni di campagna elettorale a reti unificate - spiega - speravamo avesse deciso di fermarsi in realtà con le sue dichiarazioni odierne il governatore ha rilanciato. Non sappiamo se si rende conto delle ripercussioni che creano le sue conferenze stampa, ma evidentemente forte dei sondaggi che lo vedono al 70% di preferenze non si cura delle conseguenze dirette ed indirette».  

Terrorismo mediatico

«Nella sua conferenza stampa quotidiana ha snocciolato numeri di contagiati (pochi) e di persone in quarantena continuando imperterrito a terrorizzare mediaticamente la popolazione. Vorremo sapere però dopo questo terrorismo mediatico quanto segue: di questi contagiati, quanti sono in rianimazione; quanti di questi con gravi problemi respiratori; quanti con febbre elevata; quanti con difficoltà motorie, quanti in realtà gli asintomatici ovvero persone che hanno contratto il virus ma non hanno nessun sintomo. Poi chiediamo quanti tamponi sono stati eseguiti in Veneto e quanti nelle altre regioni, giusto per capire se l’eventuale problema (qualora esistesse) permane solo in Veneto o lo si evince “solo” in Veneto perché altri non eseguono tamponi». 

Conseguenze

«Infine chiediamo una riflessione collettiva: stante la certezza che il Virus c’è ma ha perso virulenza. ( dichiarazioni del Prof. Zangrillo “Virologo”), stante la certezza conclamata che durante la prima fase molti deceduti sono periti per protocolli errati nelle cure, stante la cultura fatta in questi mesi dagli apparati ospedalieri che avendo compreso gli errori del passato oggi sarebbero in grado di fronteggiare un eventuale recrudescenza in modo molto più performante: ha senso continuare con il  terrorismo mediatico? Così facendo, tra settembre ed ottobre quando normalmente inizierà a rigirare l’influenza (come tutti gli anni), qualsiasi essa sarà, si creerà panico da COVID e molto probabilmente verrà dichiarato un nuovo Loockdown, contemporaneamente, cesserà il blocco dei licenziamenti e ci sarà una falcidia incredibile di posti di lavoro, molte aziende non riusciranno a sollevarsi e chiuderanno. Le imprese che riusciranno a sopravvivere, se d’interesse internazionale, saranno acquistate da economie più forti (che non hanno gestito cosi male il problema come in Italia ) a prezzi da stralcio. Per non parlare delle difficoltà di INPS e dei dipendenti pubblici che non percepiranno stipendio se non ci saranno più Partite Iva da spennare. Fate voi». 

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