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Salute

Celiachia: come riconoscere i sintomi e quali test fare

I fattori di rischio e la diagnosi di una patologia sempre più diffusa

La celiachia è una delle patologie più diffuse e di cui si sente molto parlare negli ultimi anni. Se prima sembrava che le persone colpite fossero molte meno è solo perchè c’erano minori possibilità per comprovarla e meno test che ne rilevassero la sua presenza e incidenza nella popolazione. Si tratta di un'intolleranza agli alimenti contenenti glutine che, purtroppo, non può essere curata definitivamente ma solo tenuta sotto controllo e monitorata costantemente. Bastano, infatti, piccole accortezze per evitare di accentuarne i sintomi ed è tutto legato a ciò che si ingerisce, infatti, una dieta aglutinata è l'unica "cura" per questa malattia. Oggi, essere celiaci non è più così limitante come poteva esserlo in passato e questo grazie a un'ampia offerta di prodotti gluten free presenti nella maggior parte dei supermercati, bar, pasticcerie, pizzerie o ristoranti che permettono anche a chi soffre di questa malattia dell'intestino di non rinunciare al piacere di mangiare fuori in compagnia. Ma scopriamo più nel dettaglio cos'è la celiachia, quali sono i fattori di rischio e quali test fare per diagnosticarla.

Cos'è la celiachia

La celiachia è un'infiammazione cronica dell’intestino tenue causata dall'ingerimento di alimenti contenenti glutine come ad esempio le farine di grano, orzo, segale ed altri cereali. I sintomi possono essere: diarrea, gonfiore addominale, perdita di peso, dolori e crampi addominali, colite, astenia, ansia, irritabilità e molto altro. L’assunzione di glutine da parte di soggetti sensibili causa una reazione infiammatoria con conseguenze negative su organi e tessuti.

Quali sono i sintomi della celiachia

La celiachia è caratterizzata da un range di sintomi molto variabili e più o meno forti che vanno dalla diarrea profusa con gonfiori e dolori intestinali a sintomi extraintestinali fino a quelli di natura psicologica come la depressione. Tra gli altri sintomi ricordiamo anche l'anemia, la carenza di vitamine e minerali, l'osteoporosi precoce, l'aftosi orale, il mal di testa frequenti e un diffuso malessere fisico. A differenza delle allergie al grano, la celiachia non è indotta dal contatto epidermico con il glutine ma esclusivamente dalla sua ingestione. Questa patologia non trattata può portare a complicanze anche drammatiche come il linfoma intestinale.

La diangosi

Riconoscere la celiachia può essere difficile perché alcuni dei suoi sintomi sono simili a quelli di altre malattie. La celiachia può essere infatti scambiata per sindrome del colon irritabile, anemia da carenza di ferro causata dal ciclo mestruale, infiammazione dell’intestino, diverticolite, infezione intestinale o sindrome da stanchezza cronica. Oggi, però, la diagnosi della celiachia risulta sempre più chiara grazie a una maggiore consapevolezza da parte dei medici e alle tecniche di analisi del sangue sempre più precise e affidabili. Per diagnosticarla si determina la presenza di anticorpi antitransglutaminasi tissutale o antiendomisio. Se i risultati delle analisi sono negativi ma si sospetta ancora la presenza della celiachia potrebbero essere necessarie ulteriori analisi. Se le analisi del sangue e i sintomi fanno propendere per la diagnosi di celiachia, viene eseguita una gastroscopia con biopsia dell’intestino tenue per confermare la diagnosi. 

Quali test fare

Esistono moltissimi test per comprovare la presenza della celiachia, da quelli vendibili online a quelli da fare in farmacia o presso il laboratorio di analisi di fiducia. Eccoli nello specifico:

  • Esami in Farmacia: quasi tutte le farmacie ormai offrono uno screening completo per verificare la celiachia. Ciò significa significa eseguire analisi per individuare la presenza di autoanticorpi nel sangue delle persone che non presentano sintomi evidenti. Il costo di queste analisi in farmaci oscilla tra i €30 e €50 al massimo. 
  • Prelievo presso il laboratori di analisi: possiamo decidere di affidare il test e le prove di intolleranza anche al nostro labratorio analisi di fiducia; attraverso il prelievo si ricercano gli anticorpi anti-gliadina (AGA), gli auto-anticorpi EMA, l’IgG e l’IgA anti-transglutaminasi. Si tratta di esami eseguibili in regime di ticket presso la sanità pubblica o a pagamento presso i laboratori privati. I costi per la diagnosi della celiachia sono variabili di situazione in situazione, di fascia di reddito in fascia di reddito e di regione in regione. Ad ogni modo, nel primo caso si dovranno calcolare €10/15 ad anticorpo più €10 di ricetta (esclusi IgG e IgA che sono mutuabili). Nel secondo caso sarà necessario calcolare una cifra di circa €15/20 per ciascun anticorpo.
  • Visita gastroenterologica e gastroscopia: anche in questo caso il costo varia moltissimo in base alla propria fascia di reddito (nel caso in cui si decida di ricorrere alla sanità pubblica) o in base al professionista scelto (nel caso di visita presso struttura privata). Una semplice visita ospedaliera ha un costo che si aggira tra i €20 e i €40 mentre la gastroscopia oscilla tra i €50 e i €70. Nel caso di strutture private i costi per la diagnosi della celiachiasono molto più elevati. Il costo di una visita può andare a oscillare tra gli €80 e i €150 mentre l’esame gastroscopico parte dai €200/250 e può arrivare a costarne 400, in base alla tipologia di strumentazione utilizzata e al prestigio del medico che effettuerà l’esame.
  • Test Genetico: nei casi di celiachia atipica o con diagnosi incerta potrebbe esser richiesto l’esame genetico per ricercare l’aplotipo HLA DQ2/DQ8. Il test viene eseguito mediante semplice prelievo del sangue e i risultati richiedono una ventina di giorni per la consegna. La natura del test fa sì che davvero pochi laboratori in tutta Italia possano svilupparlo. Sarà pertanto necessario spedire il campione di siero presso una struttura specializzata e il costo potrebbe essere piuttosto alto. Si parla di €50/80 con ticket e di €150/200 presso laboratorio privato.
  • Test Celiachia Fai da Te: Sul mercato esistono oggi diversi kit per fare il test comodamente a casa. Questi kit non possono sostituirsi ad una diagnosi medica in quanto rilevano solamente la sensibilità al glutine (Gluten Sensitivity). La buona notizia è che questi kit si possono acquistare in farmacia o comodamente online senza prescrizione medica e possono essere effettuati tranquillamente a casa. Eccone alcune versioni reperibili online e il loro costo oscilla da un minimo di €15 ad un massimo di €25:
  • Test 33: è stato messo a punto e brevettato dal Policlinico di Milano. Il principio su cui si basa è quello dello scatenamento: somministrando solo glutine, e per di più all’insaputa del soggetto, si riesce a correlare i sintomi avvertiti con questa specifica condizione. Nel gergo dei medici, si dice che è un esame "in cieco”: le pillole assegnate sono indistinguibili tra loro, e in questo modo la persona non sa che cosa sta realmente assumendo.
  • MyCare Celiachia: questo test rileva la presenza, da una sola goccia di sangue, di Anticorpii Anti Gliadina e Anti Transglutaminasi tissutale umana. E’ un test di screening affidabile che ti consentirà, consultando il tuo medico, di adottare immediatamente le misure più efficaci per risolvere i tuoi problemi. 
  • Prima Home Test: il test rileva la presenza di anticorpi anti-peptidi deamidati della gliadina (anti-DGP), la componente proteica del glutine, identificando così la presenza di una malattia celiaca. E' stato sono pensato per essere eseguito a casa in meno di 15 minuti. Le istruzioni contenute nella confezione spiegano passo passo come effettuare il test e interpretare i risultati. E' altamente specifico e accurato: i report di valutazione mostrano una precisione nei risultati che supera il 90%

La terapia

La dieta aglutinata è l’unica terapia disponibile per celiachia, va eseguita con rigore per tutta la vita. Introdurre il glutine a 12 piuttosto che a 6 mesi, come avviene di norma, non modifica il rischio globale pur ritardando la comparsa di celiachia ma potrebbe ridurre il rischio di sviluppa­re questa condizione nei bambini ad alto rischio gene­tico.

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